Diritti

Re-Starting Grant: la Statale di Milano lancia il bando per le ricercatrici che rientrano dalla maternità

L’iniziativa, in linea con la policy dell’ateneo sul diritto alla genitorialità, è rivolta alle scienziate madri da non più di 12 mesi; c’è tempo fino al 27 marzo per presentare le proposte
Credit: Bermix Studio
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13 febbraio 2024 Aggiornato alle 11:30

Per favorire il rientro dalla maternità delle giovani ricercatrici non assunte a tempo indeterminato, l’Università Statale di Milano ha lanciato un’azione pilota con il Bando Straordinario per progetti di ricerca coordinati da giovani ricercatrici al rientro dalla maternità (Re-Starting Grant 2023).

Il bando intende essere uno strumento per incoraggiare giovani ricercatrici, non ancora arruolate a tempo indeterminato e motivate a continuare la ricerca in accademia, rimuovendo i possibili ostacoli legati alla maternità che potrebbero impedire la prosecuzione della loro carriera scientifica.

«Nessuno ormai mette più in dubbio che le ragazze abbiano le stesse capacità intellettuali e motivazionali per diventare ottime ricercatrici anche nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) - spiega Maria Pia Abbracchio, prorettrice vicaria con delega alla ricerca e all’innovazione della Statale di Milano - Promuovere l’accesso dei giovani talenti femminili alle carriere scientifiche e rimuovere gli ostacoli che possono trovare sul loro percorso è quindi un dovere civile e morale».

«Studi del nostro ateneo e anche di altre comunità accademiche dimostrano che il rientro dalla maternità è un momento particolarmente critico nella carriera delle giovani scienziate e che lo scarso sostegno in questa fase così delicata può portare ad abbandoni e a perdita di talenti femminili - aggiunge Abbracchio - Proprio per questo, l’Università degli Studi di Milano ha emesso un bando esclusivamente diretto alle giovani mamme scienziate (assegniste o ricercatrici meritevoli non ancora strutturate), affinché, a fronte della presentazione di un progetto di ricerca, possano rientrare dalla maternità e accedere a uno stipendio di 2 anni e un finanziamento per le loro ricerche, consolidando le loro idee progettuali e preparandosi meglio alla carriera futura».

Il bando è la prima iniziativa pilota della Policy di ateneo sul diritto alla genitorialità delle giovani scienziate approvata di recente dagli organi di governo dell’università. Le proposte progettuali, della durata di 24 mesi, dovranno essere presentate entro il 27 marzo 2024 e avere come Principal Investigator (PI) una ricercatrice donna (assegnista o Rtda - ricercatrice a tempo determinato dell’Università Statale di Milano) madre da non più di 12 mesi alla pubblicazione del Bando (22 dicembre 2023).

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano di Sostegno alla Ricerca (Psr) 2023, in linea con la Policy di Ateneo 2022.

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