Diritti

Parte il Diversity & Inclusion Hub con il suo primo summit

L’osservatorio riunisce manager, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni impegnati sui temi della diversità, dell’inclusione e dell’equità nel mondo del lavoro
Credit: Anna Shvets 
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17 novembre 2023 Aggiornato alle 12:00

È partito il Diversity & Inclusion Hub (promosso da CORE) con il 1° Summit patrocinato da Commissione Europea Rappresentanza in Italia e Rai e supportato da Banca Ifis, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Super Job tenutosi martedì 14 novembre alla Luiss Business School a Roma. Partner accademico dell’iniziativa è stata proprio la Luiss Business School i cui docenti, nell’ambito dell’evento, hanno sviluppato analisi di scenario in apertura delle 3 sessioni in cui si sono alternati manager, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni approfondendo temi legati a disabilità e lavoro, modelli di misurazione d’impatto e KPI, gender balance & gender diversity.

Tra gli interventi: Rosalba Benedetto, responsabile communication, marketing, public affairs & sustainability Banca Ifis; Francesca Caricchia, senior executive director Michael Page; il professor Matteo Caroli, associate sean for sustainability & impact Luiss Business School; Andrea Catizone, avvocata e legal advisor su Gender Equality, Diversity & Inclusion, Consigliera del Ministro Università e Ricerca; Romina Gingasu, founder Red Women Foundation; Maria Luisa Grilletta, direttrice pianificazione industriale Trenitalia; Maria Isabella Leone, associate professor management e corporate business e direttrice dell’Osservatorio sull’equità di genere della leadership in sanità Luiss Business School; Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità Esg; l’Onorevole Francesca Peppucci, Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e membro dell’intergruppo Disabilità Parlamento Europeo; l’avvocato Gianfranco de Robertis, esperto dell’Ufficio Legislativo del Ministro per le Disabilità; Silvia Salis, cicepresidente vicario C.O.N.I.; Rosario Maria Gianluca Valastro, presidente Croce Rossa Italiana; Luisa Varriale, full professor dipartimento di Scienze Economiche, Giuridiche, Informatiche e Motorie Università Parthenope e Luiss Business School.

In apertura, Pierangelo Fabiano, Ceo di Core, ha presentato le attività dell’Hub: «Diversity & Inclusion Hub è la community che riunisce gli stakeholder - tra manager, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni - impegnati sui temi di diversità, inclusione, equità in ambito lavorativo, e che saranno coinvolti attivamente e in maniera continuativa nelle diverse attività che svilupperemo nel corso dell’anno: il Magazine monotematico trimestrale, il blog sul sito web dedicato, eventi territoriali e il white paper che verrà presentato nell’ambito del prossimo Summit da condividere con il legislatore. Tutte attività per approfondire e alimentare il dibattito e partecipare attivamente al cambiamento positivo».

Ha aperto la plenaria il professor Matteo Caroli, associate dean for sustainability & impact Luiss Business School: «La formazione è fondamentale per creare una cultura aziendale inclusiva e rappresenta un fattore abilitante per le imprese e le organizzazioni chiamate a valorizzare le peculiarità dei singoli. Per questo Luiss Business School è fortemente impegnata sui temi della Diversity & Inclusion anche attraverso la realizzazione di progetti di ricerca che generino un reale impatto sulla società e la promozione di iniziative di dibattito e sensibilizzazione che rappresentino un momento di confronto per gli stakeholder di settore».

Francesca Caricchia, senior executive director Michael Page, ha dichiarato: «PageGroup si impegna, da sempre, a promuovere l’inclusione nei processi di selezione e sul luogo di lavoro. Per noi le politiche di D&I non rimangono solo sulla carta: abbiamo dato vita a programmi di formazione e coaching per tutti i nostri dipendenti mettendo a disposizione strumenti di supporto. Sappiamo bene che il successo aziendale passa dal coinvolgimento dei dipendenti: è fondamentale che i nostri collaboratori si sentano valorizzati nella loro unicità (…) Come società di recruiting siamo impegnati per promuovere la disabilità anche verso i nostri clienti e candidati, con un team dedicato in grado di offrire soluzioni per la diversità e l’inclusione (…) Negli ultimi due anni l’attenzione ai temi di inclusività e di diversity management è cresciuta molto, e questo è molto positivo, ma la strada da fare è ancora lunga».

Nell’ambito della sessione dedicata ai modelli di misurazione d’impatto e KPI, Rosalba Benedetto, responsabile communication, marketing, public affairs & sustainability di Banca Ifis ha dichiarato: «La sostenibilità in tutte le dimensioni, in particolare nel sociale e sui temi della D&I, è uno dei tratti distintivi del nostro modo di fare Banca. Questa attenzione ci ha portati, per esempio, a essere la prima Banca in Italia a ottenere la certificazione del Winning Women Institute. Siamo impegnati per promuovere una cultura inclusiva tra tutti i nostri stakeholder, interni ed esterni, attraverso il Social Impact Lab Kaleidos che ha l’obiettivo di sviluppare iniziative a elevato impatto sociale a favore di persone e comunità».

Maria Luisa Grilletta, direttrice pianificazione Industriale Trenitalia, ha spiegato che «Il Gruppo FS si impegna quotidianamente nella diffusione di una cultura inclusiva, che contribuisce a rendere il luogo di lavoro una dimensione libera da stereotipi e pregiudizi. Contrastare le discriminazioni, favorendo il bilanciamento di genere e la diversity inclusion, oltre a promuovere l’uguaglianza, favorisce l’arricchimento delle competenze e stimola la crescita».

Infine, Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità Esg, ha dichiarato: «La parità di genere è un pilastro della sostenibilità sociale che è a fondamento dell’identità stessa del servizio pubblico. Una parità che la Rai sa incentivare in tanti modi. Col progetto No Women No Panel: la Rai sta facendo un autentico “Giro d’Italia” per sollecitare Regioni, Comuni, Università a sottoscrivere il protocollo che impegna a rispettare l’equilibrio di genere in ogni manifestazione pubblica. Col progetto 50/50 per contare la presenza di donne nei programmi Rai: non semplicemente corpi femminili, ma voci di esperte come giuriste, economiste, scienziate, politiche, per dare forza alla competenza femminile e offrire modelli alle ragazze. Ma più ancora la Rai lavora per la parità mettendo in onda storie di liberazione, racconti di donne protagoniste e non subalterne: da L’Amica Geniale alle più recenti Imma Tataranni e Blanca, tanti sono i titoli della fiction Rai che hanno al centro donne che hanno saputo emanciparsi e sono padrone della propria vita».

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