Diversity Media Report: su 42.000 news, 24% dedicato alla diversità

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- Le nomination dei Diversity Media Awards 2023
I telegiornali italiani riportano sempre meno notizie che riguardano persone e tematiche Lgbtq+: nel 2022 sono state meno della metà rispetto all’anno precedente. Lo rivela il Diversity Media Report 2023, il rapporto di ricerca annuale dedicato alla rappresentazione inclusiva dei media italiani rispetto a 6 aree di Diversity (generi e identità di genere, età e generazioni, etnie e questioni razziali, disabilità, orientamento sessuale e affettivo, aspetto fisico) della Fondazione Diversity in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia.
Secondo la ricerca, rispetto al 2021 l’aumento dei temi legati alla diversity trattati nei servizi dei 7 principali tg italiani è stato dello 0,9%. Su oltre 42.000 notizie analizzate nel 2022, quelle riguardanti almeno una diversity sono state il 23,9%. Le tematiche più affrontate (anche complice l’influenza del conflitto in Ucraina) sono state etnia, età e generazioni e genere; le questioni di genere hanno visto prevalere servizi su violenza sulle donne (15,5%) e femminicidi (9,1%), anche se molto spazio è stato dato al tema delle proteste in Iran, e i temi legati alla disabilità hanno avuto una copertura dell’1,3%, mentre i temi Lgbtq+ hanno visto la loro rilevanza scendere vicino allo 0 (0,3 e 0,2%). A spegnere i riflettori ha contribuito l’uscita dall’agenda dei media del dibattito sul ddl Zan.
Ma i telegiornali non sono gli unici spazi televisivi in cui si fa fatica a trovare contenuti inclusivi. Film, serie tv e programmi televisivi non danno spazio soprattutto a etnia e aspetto fisico, mentre secondo il report c’è una maggiore attenzione per i temi Lgbtq+, generazionali e di genere. Un’attenzione che, però, non si traduce in maggiore approfondimento: a dominare sono, infatti, toni sensazionalistici e dibattiti polarizzati che si avvicinano molto all’hate speech, mentre l’unico modo di raccontare la disabilità sembra essere ancora lo sguardo pietistico o patenalistico.
Chi fa un po’ meglio sono le piattaforme di streaming e i canali a pagamento, oltre che i programmi radio, i podcast e il mondo digitale dei creator che riescono a far emergere in maniera più approfondita i temi della diversità, attraverso voci e professionalità delle categorie sottorappresentate. Ottimi risultati, invece, da parte delle serie kids, spesso realizzate in Italia, che spiccano per linguaggi e sensibilità in tema di rappresentazione.
Il rapporto è stato presentato al Palazzo Marino di Milano alla presenza del sindaco Giuseppe Sala in occasione del lancio dei Diversity Media Awards 2023, il riconoscimento europeo ideato dalla Fondazione Diversity che “premia personaggi e contenuti che si son distinti per una rappresentazione valorizzante e inclusiva delle persone, rispetto alle 6 aree di Diversity indagate anche dalla ricerca sui contenuti”.
La premiazione, presentata dall’attrice Matilda De Angelis e Alberto Baubakar Malanchino, svolgerà al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano il 21 giugno, e sarà visibile in seconda serata su Rai 1 il 1° luglio. C’è tempo fino al 4 giugno per votare sul sito il miglior film italiano, la migliore serie tv straniera e quella italiana, la miglior serie kids, il miglior programma tv, il miglior podcast, il miglior programma radio, il miglior prodotto digital, il personaggio e il creator dell’anno.
A Palazzo Marino sono state presentate anche le nomination e i candidati che si contendono il titolo di “più inclusivo del 2023”.
Le nomination dei Diversity Media Awards 2023
Miglior serie tv italiana
5 Minuti Prima – RaiPlay
Blocco 181 – Sky Atlantic
Circeo – Paramount +
Prisma – Prime Video
SKAM 5 – Netflix
Miglior serie tv straniera
I may destroy you – Sky Atlantic
Heartbreak High – Netflix
Ms. Marvel – Disney +
Ragazze vincenti – Prime Video
The Umbrella Academy – Netflix
Willow – Disney +
Miglior serie tv kids
Dead End: paranormal park – Netflix
Di4ri – Netflix
Lampadino e Caramella nel Magi Regno degli Zampa – Rai Yoyo
Super Benny – Frisbee, Discovery+
Unlockdown – DeA Kids
Daniel Tiger – Cartoonito
Miglior film italiano
Io e Spotty – Prime Video Mompracem, Rai Cinema, distribuzione Adler Entertainment
Il Filo Invisibile – Netflix
Il Signore Delle Formiche – Kavac Film, IBC Movie, Tenderstories, Rai Cinema, distribuzione 01 Cinema
L’ Immensità – Warner Bros. Entertainment Italia, Wildside, Chapter 2, Pathè, France 3 Cinema, distribuzione Warner Bros Italia
La Timidezza Delle Chiome – Diaviva, Movieplus, distribuzione I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection
Le Favolose – Stemal Entertainment, Les Films d’Ici, Rai Cinema, distribuito da Europictures
Miglior programma tv
D-side, Il lato diverso delle cose – RaiPlay Offside
Racism – RaiPlay
Quelle Brave Ragazze – SkyUno
The Voice Senior – Rai 1
Tonica – Rai 2
Trasformazioni Incredibili – Real Time
Miglior podcast
Maschiacci – Dog-Ear
Storia del Mio Nome – Spotify Studios, Chora Media
Get Under My Skin – Champs, Stop Afrofobia
Fuori Norma – Emanuela Masia
Questione di Famiglia – Spotify Studios
Piacere Mio. La storia del sesso – OnePodcast
Miglior programma radio
Storie Di Rinascita – Radio 24
I Miracolati – Radio Capital
Tre Soldi – Rai Radio 3
Il Mondo Nuovo – Rai Radio 1
Tutta la città ne parla – Rai Radio 3
Say Waaad? – Radio Deejay
Miglior prodotto digital
Ariman Scriba – Race Based traumatic stress
Eva Stai Zitta – Diet Culture, ripassino smart
Generazione Magazine – I registri di genere ai seggi
Le regole del diritto perfetto – Parliamo di colorismo
LunnyLunnyLunny – Cosa significa crip face
Sofia Righetti – Aggressioni verbali e abilismo
Creator dell’anno
Aida Diouf Mbengue – @aidaadiouf
Carolina Capria – @lhascrittounafemmina
Francesca Bubba – @francesca_bubba
Jessica Giorgia Senesi – @jessicagiorgiasenesi
Momoka Banana – @momokabanana
Nadia Lauricella – @ironadia_301
Personaggio dell’anno
Alessandro Michele
Chiara Bersani
Marracash
Ornella Vanoni
Paola Egonu
Paola Turci & Francesca Pascale
Samantha Cristoforetti