Diritti

Università Usa: più inclusione nelle professioni accademiche

In molte facoltà americane, ai candidati è richiesta una “dichiarazione di rispetto della diversità”: Berkeley ha così creato una guida alla valutazione per i comitati scientifici. Ma non tutti sono d’accordo
Credit: sbid.org 
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15 febbraio 2023 Aggiornato alle 12:15

Negli Stati Uniti per fare carriera nel mondo accademico bisogna avere una laurea magistrale (Master’s degree), almeno 10 anni di esperienza nel settore della ricerca, ovviamente un buon curriculum vitae, ma anche una “dichiarazione di rispetto della diversità”: nelle facoltà americane, 1 professione su 5 la richiede.

La University of California, Berkeley ha realizzato una guida per la valutazione di queste dichiarazioni da parte dei comitati di ricerca: per esempio, se un candidato non affronta temi riguardanti la diversità di genere o dichiara di non dare importanza al background sociale delle persone, la valutazione sarà bassa.

Ma non tutti sono d’accordo: alcuni critici credono infatti che questo documento possa trasformarsi in testimonianze politiche o violare “le libertà accademiche”. Dalla parte opposta, invece, chi sostiene la sua introduzione è convinto che la dichiarazione sia necessaria per sensibilizzare e rendere i candidati più consapevoli riguardo questi temi (Dei, diversity, equity, and inclusion; Deib, diversity, equity, inclusion and belonging; Deij, diversity, equity, inclusion and justice).

Alcuni docenti di Berkley, grandi sostenitori dellintroduzione della dichiarazione, non intendono però rivelare quali siano le politiche che l’università ha attuato, rendendo impossibile verificare l’efficacia di questo strumento.

Latteggiamento del college californiano fa pensare che i nuovi criteri possano, al contrario, escludere le persone che non siano totalmente aperte alla “diversità”. Per questo motivo, c’è il rischio che l’approvazione della dichiarazione possa trasformarsi in una questione con implicazioni legali, come avvenne negli anni passati.

Lo scorso anno, infatti, in Florida, il giudice federale Ron DeSantis ha introdotto la sentenza Stop Woke Act per bloccare l’insegnamento di materie riguardanti il razzismo e la Critical Race Theory (nel 2021, anche nell’Idaho è stata approvata una legge simile per tutte le scuole).

Il rischio che la burocratizzazione eccessiva di questi temi, delicati ma importanti, possa portare a un allontanamento dallideale di partenza, fondato sullinclusione e il rispetto della diversità.

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