Futuro

L’Ucraina sfrutterà l’AI per lo sminamento

Un terzo del territorio è minato e con le risorse a disposizione potrebbero volerci 757 anni per la bonifica. Con le nuove tecnologie ne basterebbero 10
Credit: Vyacheslav Madiyevskyy/Ukrinform via ZUMA Press Wire
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4 dicembre 2023 Aggiornato alle 10:00

Dopo oltre 600 giorni dall’inizio della guerra, l’Ucraina è ormai il Paese più minato al mondo: si stima infatti che quasi un terzo del suo territorio sia disseminato di ordigni esplosivi. Un enorme campo minato che non solo ha creato diversi ostacoli alla controffensiva dell’esercito ucraino, ma ha reso di fatto inutilizzabili gran parte dei terreni agricoli, compromettendo così la ripresa economica di quello che viene definito il “granaio d’Europa”.

Con i metodi tradizionali di bonifica potrebbero essere necessari diversi decenni per ripulire tutto il Paese. L’analisi del think tank slovacco Globsec ha stimato che con le risorse attualmente disponibili ci vorrebbero 757 anni. Ma l’Ucraina non può e non vuole attendere così a lungo e per questo la ministra dell’Economia e vice primo ministro Yulia Svyrydenko ha delineato un programma che prevede l’utilizzo delle migliori tecnologie innovative, che vanno dall’intelligenza artificiale ai droni per lo sminamento, e dovrebbe riuscire a ripristinare la produttività dell’80% delle aree contaminate entro soli 10 anni.

Da mesi gli sminatori sono impegnati nelle ricerche con apposite attrezzature. Il loro lavoro è lento e dispendioso: a seconda del livello di contaminazione, uno sminatore riesce a ripulire tra 15 e 25 metri quadrati al giorno. Per avvantaggiarli anche gli agricoltori vanno in perlustrazione rischiando la vita per indentificare mine, missili e bombe sui terreni dove un tempo crescevano i prodotti agricoli.

Tra le zone occupate tornate sotto il controllo ucraino, Kharkiv e Kherson sono le più contaminate. Dall’invasione russa almeno 264 civili sono stati uccisi e più di 830 hanno subito mutilazioni o ferite a causa dell’esplosione di mine, stando ai dati riportati da Svyrydenko. Numeri probabilmente anche più bassi del reale, poiché non tengono conto dei territori rimasti sotto occupazione russa e delle zone in cui sono ancora in corso combattimenti. Secondo gli esperti, in mancanza di soluzioni adeguate, il numero delle vittime potrebbe salire a 9.000 entro il 2030.

L’obiettivo ora è quello di puntare sulle nuove tecnologie. Alcune, ancora in fase di sperimentazione, utilizzano i droni in volo per registrare le coordinate esatte in cui vengono rilevati segnali di anomalie nel terreno, in modo da creare con specifici software una mappa con tutte le mine e gli ordigni inesplosi. Altre si basano sull’AI: a esempio, tramite l’analisi di immagini scattate con droni alcuni sistemi consentono di confermare l’assenza di mine oppure di localizzare gli oggetti esplosivi e descriverne la tipologia.

Secondo quanto riporta il Time, il governo ucraino ha collaborato con la società statunitense di analisi dei dati Palantir per integrare in un’unica piattaforma diversi dataset (tra cui dati del ministero della Difesa, dell’Agricoltura, dell’Energia e delle Infrastrutture e dati degli operatori ucraini di telefonia mobile) e sviluppare modelli in grado di dire quali operazioni di sminamento abbiano il maggior impatto. Anche gli studenti universitari hanno portato nuove idee tramite lo sviluppo di app per la segnalazione degli ordigni esplosivi e gli agricoltori più innovativi hanno convertito i loro trattori in macchine per lo sminamento.

Il costo dell’intera operazione di bonifica, stando alle stime della Banca Mondiale, sarà di oltre 37 miliardi di dollari, ma la tecniche introdotte in Ucraina potrebbero diventare un modello per migliorare la velocità, l’efficienza e la sicurezza nello sgombero di altre zone di guerra. Secondo Paul Heslop, a capo della Mine Action del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo in Ucraina: «vedremo un cambiamento fondamentale nel modo in cui viene eseguito lo sminamento umanitario nei prossimi 3 anni in Ucraina e ciò avrà un impatto sui programmi di sminamento in tutto il mondo».

La ministra dell’Economia ucraina ha riferito al Time che la nuova strategia diverrà pienamente operativa entro la fine dell’anno e che stabilirà un vero e proprio standard a livello internazionale: «stiamo cambiando completamente l’approccio (allo sminamento, ndr), soprattutto per quanto riguarda i big data. Abbiamo l’opportunità di migliorare la tecnologia esistente e sarà qualcosa che l’Ucraina potrà esportare in futuro».

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