Diritti

Ucraina, c’è chi dice no alla leva: 20.000 gli uomini fuggiti

L’inchiesta della Bbc ha rivelato che, dall’inizio dell’invasione russa, decine di persone continuano a lasciare il Paese ogni giorno. In 21.113 sono stati catturati dalle autorità ucraine mentre tentavano di allontanarsi
Credit: Adrien Vautier/Le Pictorium Agency via ZUMA Press
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
30 novembre 2023 Aggiornato alle 20:00

Un video mostra un uomo che nuota attraverso il fiume Dniester verso la Moldavia. Le guardie di frontiera moldave lo aiutano a raggiungere il Paese. In un altro dei corpi senza vita vengono trascinati a riva, probabilmente annegati nel tentativo di attraversare il fiume Tisa tra Ucraina e Romania. Sono alcune delle immagini visionate dalla Bbc e citate in un’inchiesta che mostra l’ennesimo lato oscuro della guerra: migliaia di uomini che, pur di arruolarsi, rischiano la vita per lasciare l’Ucraina.

Tra febbraio 2022 e il 31 agosto 2023, circa 19.740 uomini sono entrati illegalmente in Romania, Moldavia, Polonia, Ungheria e Slovacchia, in base all’analisi dell’emittente britannica dei dati dei Paesi vicini sugli attraversamenti illegali delle frontiere. Secondo quanto confermato anche da Kyiv, altri 21.113 uomini hanno tentato di fuggire ma sono stati catturati dalle autorità ucraine.

La Bbc ha parlato con diversi uomini che sono riusciti a fuggire per riunirsi con la propria famiglia all’estero, per studiare altrove o per guadagnarsi da vivere. «Cosa dovrei fare [in Ucraina]? Non tutti sono guerrieri… non è necessario tenere sotto chiave l’intero Paese. Non si possono raggruppare tutti insieme come accadeva in Unione Sovietica», ha detto all’emittente britannica un uomo.

Nel 2022 il Governo ha imposto agli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni il divieto di lasciare l’Ucraina a meno che non abbiano diritto a un’esenzione, come gli studenti o chi si registra come accompagnatore di un familiare disabile, indipendentemente dal fatto che abbia o meno bisogno di cure.

Molti, però, hanno trovato il modo di fuggire, legalmente o illegalmente. L’11 agosto 2023, riporta l’Economist, il presidente Volodymyr Zelenskyj ha annunciato il licenziamento dei capi dei centri regionali di reclutamento militare ucraini, che avrebbero venduto permessi di viaggio per un massimo di 10.000 dollari. «La corruzione durante la guerra è tradimento», ha dichiarato Zelenskyj.

Chi viene sorpreso a tentare di oltrepassare il confine può essere multato fino a 200 euro, secondo la Bbc, e può rischiare una pena detentiva fino a 8 anni. Anche chi aiuta i fuggitivi rischia il carcere. Le autorità ucraine hanno rivelato che, dei 20.000 uomini che sono stati sorpresi a fuggire dall’Ucraina, “14.313 stavano tentando di attraversare il confine a piedi o a nuoto, e i restanti 6.800 hanno fatto affidamento su documenti ufficiali ottenuti in modo fraudolento che attestavano false esenzioni come malattie inventate”. La maggior parte di coloro che hanno raggiunto la Moldavia, per esempio, ha semplicemente attraversato il confine e presentato la domanda di asilo entro 24 ore dall’ingresso, per evitare precedenti penali.

Un uomo ha raccontato di essere riuscito a ottenere un permesso studentesco dopo essere stato accettato in un corso universitario straniero. Tuttavia, le guardie di frontiera «hanno riso di me e mi hanno mandato a casa. Ho capito che questo pezzo di carta - questo “permesso” - è inutile per un ufficiale di frontiera, non gli importa affatto». E così ha attraversato a nuoto il fiume Tisa, appoggiandosi a dei trafficanti che su Telegram vendono i propri servizi per lasciare il Paese. Il certificato di esenzione medica, noto come “biglietto bianco”, rappresenta l’opzione più costosa perché permette di partire e tornare in Ucraina quando si desidera: gli sarebbe costato circa 4.000 euro.

«Coloro che cercano di evitare la mobilitazione sono circa l’1-5% - ha spiegato Fedir Venislavskyi, il rappresentante parlamentare del presidente Zelensky - Sicuramente non sono fondamentali per la difesa dell’Ucraina. Sono convinto che la resilienza e la disponibilità degli ucraini a difendere la propria indipendenza, sovranità e libertà sia del 95-99%».

In un’intervista su The Economist il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerii Zaluzhnyi ha riferito che il numero di ucraini disposti a prestare servizio militare è diminuito nel corso dei 20 mesi di guerra: «La natura prolungata della guerra, le limitate opportunità di rotazione dei soldati sulla linea di contatto, le lacune nella legislazione che sembrano eludere legalmente la mobilitazione riducono significativamente la motivazione dei cittadini a prestare servizio militare».

Secondo il nuovo ministro della Difesa Rustem Umerov ci sono più di 800.000 uomini nelle forze armate ucraine. Nel mese di agosto i funzionari statunitensi hanno stimato che il bilancio delle vittime nell’esercito di Kyiv fosse pari a 70.000, anche se l’Ucraina non fornisce una cifra ufficiale.

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