Bambini

A scuola di sicurezza sul lavoro

Mentre gli infortuni crescono gradualmente, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello dell’Università e della Ricerca hanno avviato un progetto educativo per gli studenti
Credit: Anastasia Shuraeva
Tempo di lettura 4 min lettura
18 novembre 2023 Aggiornato alle 17:00

Gli istituti scolastici, oltre alla diffusione di svariate conoscenze, hanno l’obiettivo di porre basi importanti e solide nei giovani, trasmettendo loro alcuni valori fondamentali.

Per questo, recentemente è riemersa la volontà di affrontare anche tra i banchi di scuola alcune tematiche legate alla sicurezza in contesti lavorativi.

Già nel 2017 Flaminio Galli, Direttore Generale dell’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa, durante un convegno dedicato proprio a tale tema sottolineò che «la cultura della sicurezza sul lavoro nasce dalla scuola, ed è soltanto partendo da essa che possiamo dare agli studenti – i lavoratori di domani – gli strumenti necessari per confrontarsi con i rischi connessi alle attività lavorative».

In quel periodo, considerando tutti i Paesi dell’Unione Europea, venne registrato un costo per incidenti dovuti da determinate mansioni e patologie a esse correlate, pari a 476.000.000.000 di euro l’anno.

Anche se in alcuni casi si registrano leggeri miglioramenti, a oggi nel suo complesso la situazione non è migliorata, tanto che in Italia, i dati continuano a essere sconcertanti. Secondo una comunicazione dell’Inail, sono infatti 144.586 le denunce di infortunio arrivate fino a marzo 2023.

Inoltre, il nostro Paese nel 2020 occupò il terzo posto per l’eccessiva insorgenza di incidenti lavorativi, preceduto solo dalla Germania, in cima alla classifica, e dalla Francia.

L’istruzione quindi che posizione occupa all’interno di questo scenario? Sicuramente ha il compito, in primo luogo, di trasmettere agli studenti l’importanza di lavorare (ma anche studiare) in condizioni salubri per loro stessi e l’ambiente circostante. Una condizione imprescindibile, che genera benefici dal punto di vista fisico e mentale.

Questi insegnamenti devono essere impartiti già da piccoli perché se una bambina e un bambino apprendono che non è idoneo lavorare in situazioni pericolose e rischiose, saranno poi in grado di discernere circostanze difficili infondendo, al tempo stesso, dei principi basati sull’affidabilità e sul benessere costanti.

Concordi con questa idea, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’università e della ricerca, hanno promosso un bando dal titolo Salute e sicurezza… insieme! - La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuola indirizzato agli istituti scolastici di secondo grado statali e paritari ma anche ai corsi di istruzione e formazione professionale.

Entrambi i Ministeri si sono posti lo scopo principale di mettere a fuoco la prevenzione degli infortuni attraverso una chiave di lettura differente e maggiormente innovativa, ovvero quella dei teenager. Gli studenti, a seconda della scuola appartenente e aderente all’iniziativa, avranno la possibilità di presentare sino al 31 gennaio del prossimo anno un elaborato originale e fantasioso sottoforma sotto forma di documentario, grafica, riproduzione musicale o altro, sul tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Marina Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, evidenzia che «l’iniziativa vuole valorizzare la creatività degli studenti e permette loro di vivere un’esperienza di crescita comune nel misurarsi con questi temi per poi farla diventare patrimonio della collettività grazie ai nuovi stimoli che arriveranno, per comunicare ancora più efficacemente la cultura della prevenzione dagli infortuni nei luoghi di lavoro».

Il progetto, pertanto, ha un duplice intento: propagare una concreta e reale cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che, a sua volta, incita alla riflessione nella vita di ogni giorno; consentire agli studenti di sperimentare un momento cruciale di progresso collettivo e sociale finalizzato a uno studio più approfondito e alla rivalutazione dell’argomento.

Alla luce di tutto ciò risulta importante rendere noto che è stato rivisto il Testo Unico 1124/1965 che applica l’assicurazione obbligatoria per infortuni e malattie professionali di insegnanti e alunni. In tal modo si cerca di garantire più assistenza e maggiori tutele a tutti i docenti e studenti.

Stando ai dati del Mur la quantità di sinistri in spazi dediti alla formazione scolastica pubblica e privata, è cresciuto lentamente fino 2019, mentre nel 2020 si è registrato un arresto dovuto alla messa in atto della Dad durante la pandemia, seguito da un nuovo incremento dal 2021, anche se con valori leggermente inferiori rispetto a prima.

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