Diritti

La Camera approva l’Osservatorio sulla sicurezza dei professori

Una proposta di legge che prevede l’istituzione di un organo per monitorare la violenza contro i docenti e programmi di educazione e prevenzione. Con 150 voti favorevoli, ora l’iniziativa passa al Senato
Credit: Mikhail Nilov 
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
13 ottobre 2023 Aggiornato alle 16:00

La Camera ha approvato la proposta di legge per prevenire la violenza contro i professori, con 150 voti favorevoli, 107 astenuti e nessun contrario; la misura prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema e l’introduzione di una giornata nazionale dedicata all’educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli insegnanti. Ora la palla passa al Senato.

L’iniziativa di legge, che prevede anche un’aggravante se la violenza è commessa a danno di dirigenti scolastici, docenti, educatori e personale amministrativo, è stata avviata dal parlamentare leghista, Rossano Sasso. Un passo che arriva in risposta alle sempre più frequenti aggressioni verso i docenti.

Uno dei casi più recenti: uno studente dell’Iss Alessandrini ad Abbiategrasso (Milano) che, il 29 maggio, ha aggredito in classe la professoressa di Lettere e Storia, accoltellandola e ferendola all’avambraccio braccio, prima di estrarre una pistola (risultata poi a pallini) e scatenare il panico nell’istituto. Si è trattato del 32° episodio di violenza nei confronti del corpo docente nell’anno scolastico 2022/2023: una media di una aggressione a settimana.

Un incremento che, secondo gli esperti, dipenderebbe in parte dalla fragilità emotiva e dal disagio psicologico degli studenti nel periodo post-pandemico. Un vero e proprio «bollettino di guerra», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara in merito al bilancio delle aggressioni ai danni dei professori, ponendo l’attenzione su un’eventuale introduzione permanente e strutturale dello psicologo nelle scuole.

Negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022, era stato siglato un protocollo (poi non confermato una seconda volta) tra l’ordine degli psicologi e il Ministero dell’Istruzione per l’attivazione di consulenze psicologiche nelle scuole ed il 70% degli istituti lo ha fatto, registrando dei risultati molto positivi.

Secondo il sondaggio condotto alcuni mesi fa da Skuola.net, alle superiori 1 studente su 3 afferma di essere stato testimone almeno una volta nella sua carriera scolastica di aggressioni nei confronti dei docenti, in prevalenza (70%) “solo” verbali. In base ai risultati del questionario, gli atti di aggressione deriverebbero spesso dall’esigenza di spettacolarizzazione proprio dell’era digitale: ben il 40% dei ragazzi che hanno condiviso episodi violenti afferma che durante le aggressioni qualcuno si è preoccupato di filmare la scena. Il 29% dei genitori si schiera inspiegabilmente dalla parte dei figli, mentre gli insegnanti vittime delle violenze solo nel 15% dei casi segnalano quanto avvenuto alla presidenza.

L’Osservatorio nazionale proposto dall’Onorevole Sasso presso il Ministero dell’istruzione consisterebbe in un organo con il compito di monitorare il fenomeno della violenza, relazionarne al Parlamento e indicare al Ministero le iniziative da prendere per migliorare i rapporti tra studenti, professori e genitori. Per esempio, corsi di formazione specifici rivolti agli insegnanti per migliorare la comunicazione e la gestione delle relazioni con le famiglie dei ragazzi, ma anche progetti di prevenzione del disagio giovanile, mentre la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico si dovrebbe celebrare ogni 15 dicembre.

La proposta di legge punta, inoltre, a modificare alcune norme del codice penale introducendo un’aggravante a un reato già previsto. Si tratta degli articoli 336 e 341-bis che puniscono chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, di cui fanno parte docenti, dirigenti e incaricati di pubblico servizio, come, tra gli altri, gli operatori scolastici. Un inasprimento della pena fino a un terzo in più per chi assume comportamenti violenti, minaccia o offende il personale della scuola. Se commette il reato un genitore, la pena può invece aumentare fino alla metà.

«È incredibile – ha commentato Enrico Costa di Azione - che in ogni progetto di legge che portano in Aula ci sia un’aggravante o un inasprimento di una norma penale. Non è così che si risolvono i problemi», mentre lo stesso Sasso, a 24 Mattina, intervistato da Simone Spetia, ha dichiarato che «in quanto padre, ex insegnante e ora legislatore sento di avere una responsabilità in merito».

«Alle accuse di derive securitarie e autoritarie che mi sono state rivolte in Aula - ha aggiunto - ho risposto così: anni di derive progressiste hanno determinato il disastro educativo che è sotto gli occhi di tutti».

Leggi anche
Sicurezza
di Chiara Bernardini 4 min lettura