Culture

3 biografie incredibili e affascinanti

La vita di una delle figure britanniche più controverse, Maria Stuarda; quella della Contessa Virgina Verasis di Castiglione, spia per Cavour ma non solo; e di un personaggio russo enigmatico e difficile da decifrare
Credit: cottonbro studio

In libreria da poco più di una settimana, il libro di Britney Spears, The Woman in me, è già un cult e il memoir di una celebrità più venduto di sempre.

Non è un caso, e non solo perché quella della Principessa del Pop è una vita rocambolesca vissuta sempre sotto i riflettori ed esposta allo sguardo inquisitore del mondo. C’è qualcosa di irresistibile, infatti, nello scoprire le biografie degli altri attraverso narrazioni che ci fanno spesso dimenticare il confine tra realtà e fiction, come se stessimo leggendo romanzi i cui protagonisti sono, però, straordinariamente veri. Anche quando le loro vite sono così straordinarie da sembrare inventate dalla mente di uno scrittore ispirato.

Per questo, oggi vogliamo suggerirti 3 biografie stupefacenti, accomunate non solo, o meglio non tanto, dalla notorietà dei loro protagonisti ma dalla loro eccezionalità tanto sul piano stilistico quanto su quello umano e letterario.

Maria Stuarda, Stefan Zweig, Castelvecchi Editore, 336 p., 18,50 €

È impossibile parlare di biografie e non citare uno dei maestri del genere. La vita “involontariamente eroica” di Maria Antonietta, le storie di Magellano e Casanova sono altrettanti racconti appassionanti dello stesso autore, capaci di incollarci alle pagine come se fossero veri e propri romanzi.

Non fa eccezione la storia della vita di Maria Stuarda, sovrana di Scozia consacrata per diritto divino a soli 9 giorni di vita, contendente al trono di Inghilterra in opposizione alla cugina Elisabetta I e prima regina investita da Dio a finire sul patibolo. È proprio sullo scontro con la Regina Vergine, il processo per altro tradimento e la morte per decapitazione che si focalizza il libro di Zweig, che ripercorre la vita, iniziata e finita in tragedia, di una donna in nome della quale sono stati orditi numerosi complotti, divenuta simbolo del Cristianesimo e, più ancora, della Controriforma.

La Contessa, Benedetta Craveri, Adelphi, 452 p., 24 €

Seduttrice seriale, spia al soldo di Cavour incaricata di far capitolare Napoleone III, divina secondo le parole di Montesquieu. Ma chi era davvero la Contessa Virgina Verasis di Castiglione, che scriveva a uno dei suoi innumerevoli amanti “Io non credo nell’amore, è una malattia che passa com’è venuta … prendetemi oggi, non contate di avermi domani”.

Una donna libera, prima di tutto, come ci mostra il racconto di Benedetta Craveri, che grazie a un’incredibile ricerca di archivio in Italia e in Francia ha fatto emergere una grande mole di lettere inedite. Un ritratto vivido e plastico di una persona eccezionale per il suo stesso tempo, che seppe sì usare la sua bellezza - condannandosi all’isolamento in una casa senza specchi quando iniziò a sfiorire - ma anche la sua intelligenza per poter essere padrona di se stessa.

Limonov, Emmanuele Carrère, Adelphi, 356p., 19 €

“Teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell’immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados”. Si apre così la biografia dello scrittore francese su una vita così straordinaria da sembrare un romanzo russo: avvincente, nera, scandalosa, scapigliata, amara, sorprendente e irresistibile.

Perché Carrère ha deciso di raccontarla? Perché - come accade in tutti i suoi libri - questa storia racconta qualcosa di più della storia di un uomo o del Paese che gli ha dato i Natali: ci parla della “storia di noi tutti dopo la fine della seconda guerra mondiale”. Per questo, nelle sue parole non c’è mai giudizio o condanna, ma lo sguardo con cui guarda, sempre, all’essere umano, immergendosi e rispecchiandosi nell’altro per restituire un’immagine che sa appassionarci e guardarci dentro di rimando.

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