Culture

Gli scatti di Helmut Newton all’Ara Pacis

Fino al 10 marzo uno dei musei più importanti di Roma ospiterà la retrospettiva sul fotografo tedesco Helmut Newton. Legacy. Oltre 200 scatti, di cui almeno 80 mai esposti prima d’ora
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22 ottobre 2023 Aggiornato alle 17:00

A poco più di 100 anni dalla sua nascita, nella gloriosa cornice del Museo dell’Ara Pacis di Roma, sarà visitabile, fino al 10 marzo 2024, Helmut Newton. Legacy, un’approfondita retrospettiva – posticipata a causa della pandemia, dal momento che Helmut Newton nacque nel 1920 - del fotografo tedesco.

Nel percorso espositivo si susseguono oltre 200 scatti, in parte inediti, ma anche altri materiali, come riviste e documenti, indispensabili per raccontare con un nuovo sguardo l’unicità e lo stile di uno dei principali fotografi del ‘900.

Curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Marsilio Arte, organizzata da Zètema Progetto Cultura e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino.

L’esposizione ripercorre la vita e l’operato artistico del fotografo, attraverso scatti divenuti pietre miliari della storia della fotografia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazine e affiancati da una serie di inediti che svelano aspetti meno noti della sua carriera. Le fotografie esposte per la prima volta in questa rassegna sono circa 80 e a completare l’esposizione sono le testimonianze prodotte dai materiali d’archivio come le stampe a contatto o le pubblicazioni speciali.

L’artista nasce a Berlino nel 1920 da una benestante famiglia ebrea e già a 12 anni dimostra un guizzo particolare con la macchina fotografica tanto che a 16 lavora come apprendista dalla famosa fotografa di moda Yva, sperimentando i suoi primi autoritratti, inscenati con grande maestria a dispetto della giovane età. Nel 1938 è costretto a fuggire dalla Germania per sottrarsi alle persecuzioni antisemite e, dopo un breve soggiorno a Trieste, s’imbarca verso l’Australia dove apre un piccolo studio di fotografia che segna l’inizio della sua carriera.

In 6 capitoli cronologici si racconta l’evoluzione fotografica di Newton: dagli esordi degli anni ‘40 e ‘50 in Australia, agli anni ‘60 in Francia, ‘70 negli Stati Uniti, ‘80 tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni ‘90.

Il suo sguardo ha rivoluzionato la fotografia di moda, come dimostrano gli scatti dedicati alle creazioni dello stilista André Courrèges, realizzati per la rivista britannica Queen nel 1964, e le collaborazioni con Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Chanel e tanti altri.

Ci sono poi i servizi ispirati al cinema, in particolare ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini: non solo foto, ma vere e proprie storie che contengono dettagli intriganti.

Tra una sezione e l’altra, sarà anche possibile scorgere l’intensa attività ritrattistica di Newton che ha immortalato volti celebri come Gianni Versace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor e Arthur Miller.

L’esposizione dedica anche un notevole spazio all’esperienza professionale in Italia, nel corso della quale Helmut Newton ha potuto catturare atmosfere affascinanti di località come Montecatini, Firenze, Milano, Capri, Venezia e, soprattutto, Roma. Si possono ammirare ben 8 scatti ambientati nella capitale, tratti quasi tutti dalla serie Paparazzi.

La mostra è pensata per essere fruibile dal più ampio pubblico possibile grazie alla collaborazione con Rai Pubblica Utilità e Rai Cultura, con il Dipartimento Politiche sociali e Salute – Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale e Cooperativa Segni d’Integrazione – Lazio e con Radici Società Cooperativa Sociale. Sono disponibili durante la mostra o scaricabili online, audiodescrizioni, video LIS e disegni tattili, per accompagnare il visitatore nell’avvicendarsi delle sezioni cronologiche, con approfondimenti tematici su alcune delle fotografie più rappresentative. Per tutto il periodo della mostra sarà previsto un servizio di visite tattili e visite con interpreti LIS gratuite.

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