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Roma diventerà la capitale del solare?

Semplificazioni e norme per installare pannelli solari sul 95% dei territori comunali potrebbero incrementare le energie pulite nel Comune che oggi è già primo in Italia per installazioni di impianti
Credit: Greenenergy.com  

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9 ottobre 2023 Aggiornato alle 07:00

A modo suo, Roma punta a diventare la capitale del solare.

Nel 2022 a livello di Comune quello romano è risultato, dicono gli assessori della Capitale, il primo per numero di installazione di pannelli fotovoltaici, circa 17.000 impianti.

Ora, sfruttando pratiche più snelle e una burocrazia meno complessa del passato, e con l’aiuto delle periferie, Roma punta a incrementare il numero di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici della città.

In un documento chiamato Solare sui tetti di Roma. Il punto sulla semplificazione delle procedure realizzato da Italia Solare si afferma che in circa il 95% del territorio comunale ci sono le condizioni per installare, sfruttando anche semplificazioni delle normative, impianti fotovoltaici sui tetti delle case senza particolari iter autorizzativi in quanto considerabili interventi di manutenzione ordinaria e non subordinati a particolari atti di assenso.

Se le cose si fanno più complesse per il centro storico della città, per cui sono necessari specifici permessi di assenso per installare i pannelli, altrove c’è spazio e potenzialità per incrementare e sfruttare l’energia solare, come è stato spiegato in un convegno in collaborazione con Roma Capitale e con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale.

L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, ha ricordato come la delibera approvata a dicembre 2022 sia uno strumento utile «per la diffusione degli impianti solari, la promozione di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo, la semplificazione delle procedure di installazione, il supporto a famiglie, associazioni, imprese».

Per tutti coloro che nella Capitale vogliono installare impianti fotovoltaici sui tetti Emilio Sani, consigliere di Italia Solare, ha ricordato che «la semplificazione normativa oggi permette di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni senza alcun iter autorizzativo perché considerati interventi di manutenzione ordinaria e pertanto non sono subordinati all’acquisizione di alcun atto di assenso. L’impianto è liberalizzato, così come le opere per la connessione alla rete, a condizione che si rimanga nell’area di pertinenza dell’edifici. Molto spesso i funzionari comunali sono in difficoltà quando i cittadini si presentano per realizzare progetti che non coinvolgono edifici comunali. Partire dal Comune di Roma per spiegare questa riforma penso sia molto importante, considerando anche che è il più popolato d’Italia».

Roma ha dunque un gigantesco potenziale: «Si tratta della città dove sono stati installati più impianti fotovoltaici nel 2022. Ci sono potenzialità per diverse centinaia di migliaia di edifici per quanto riguarda il solare sui tetti. Abbiamo un confronto aperto con il Ministero dei Beni Culturali per capire come coniugare lo sviluppo degli impianti con il patrimonio artistico della città», ha sottolineato l’assessore Veloccia.

Ovviamente, va ricordato, ci sono limiti che riguardano determinate zone, così come quelli legati alla sicurezza, ma le pratiche possono procedere nel caso in cui non ci siano specifiche complicazioni secondo i regolamenti comunali.

Il tutto vale anche per le zone periferiche, che proprio a Roma stanno sperimentando sempre più l’autoproduzione energetica, come quella realizzabile grazie ai pannelli sulle scuole di Tor Bella Monaca e che, in attesa dei decreti attuativi legati alle comunità energetiche, in futuro potrebbe diventare fulcro per la transizione a energia pulita della Capitale.

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