Ambiente

Il mistero delle temperature (troppo elevate) di settembre

L’ultimo mese e mezzo è stato caldissimo e il 2023 potrebbe battere nuovi record di calore ma per gli esperti non è colpa solo del riscaldamento globale
Credit: vjapratama
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23 ottobre 2023 Aggiornato alle 08:00

In Italia siamo tutti allenatori, politologi e meteorologi, si sa.

Abbiamo sempre sulla bocca le notizie di calcio, la polemica dell’ultim’ora e i commenti sul clima.

In ogni caso sarebbe stato molto difficile ignorare l’anomalia delle temperature, eccessivamente alte e prolungate, di settembre e inizio ottobre. Ed è stato un fenomeno globale, se n’è accorto anche il Washington Post. Dunque si può parlare a ragione di “mistero internazionale”.

Un articolo di Scott Dance parte dall’analisi della National Oceanic and Atmospheric Administration, secondo la quale settembre non è stato solo il mese più caldo mai registrato nel mondo ma anche il mese più caldo in quasi due secoli di osservazioni, 174 anni per la precisione.

Si è attestato infatti a 0,83 gradi sopra il precedente record e potrebbe spingere il 2023 al primo posto in classifica tra gli anni più caldi di sempre: le probabilità che succeda a tutti gli effetti in questi giorni sono aumentate a oltre il 99%.

Questa particolare situazione climatica si ammanta di un’aura misteriosa anche perché gli scienziati dicono che le cause di una “distorsione” così drastica delle temperature non si possono ascrivere a singoli fattori. Insomma non può essere tutta colpa del riscaldamento globale causato dall’uomo né solo di eventi estremi come El Niño.

Gli esperti ne parlano quindi come se fossero davvero davanti a un nuovo enigma che richiederà tempo per essere risolto, attraverso la ricerca scientifica. Del resto bisogna dare atto che tutto ciò si verifica per la prima volta in assoluto.

Pertanto, sulla scorta delle prime teorie in corso di elaborazione, i professori di varie università sparse nel Pianeta stanno iniziando a riflettere in particolare sul climate change. Uno dei primi dubbi che sta sorgendo nelle menti degli esperti più eccelsi è questo: ma non è che i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, oltre ad aggravarsi da un punto di vista generale, stanno anche accelerando il ritmo della loro evoluzione?

Se prima potevano essere descritti attraverso un andamento decennale o multi-decennale, forse ora il loro ciclo di vita sta diventando più veloce. Questa tendenza naturalmente implicherebbe conseguenze rilevanti: gli episodi di ondate di calore, incendi, alluvioni e l’innalzamento del livello del mare saranno più frequenti ed evidenti nei prossimi anni, come ha già previsto il climatologo Zeke Hausfather in un articolo sul New York Times.

Quest’anno, tra l’altro, gli oceani hanno raggiunto a loro volta un calore anomalo in tutto il mondo.

Le temperature globali della superficie delle acque hanno toccato livelli record per il sesto mese consecutivo a settembre, mettendo a segno la più grande anomalia della temperatura superficiale del mare mai registrata: 1,85 gradi sopra la media.

Nel frattempo, sul piano del riscaldamento globale, le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra nell’atmosfera sono in costante crescita. È il risultato dell’utilizzo di combustibili fossili, che ha permesso alle temperature globali di aumentare di circa 0,4 gradi in ogni decennio o di più di 2 gradi nel complesso, a partire dalla rivoluzione industriale. Eppure a oggi, nonostante tutti i dati a disposizione, per risolvere il mistero del clima sembra ci voglia una figura come Agatha Christie.

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