Ambiente

Wopke Hoekstra è il nuovo Commissario Ue per il clima

Lunedì l’ex ministro degli Esteri olandese ha presentato il suo programma (neutralità climatica entro il 2050 e Green Deal 2.0); ieri la nomina del Parlamento. Sul suo Cv pesavano ex incarichi nelle compagnie petrolifere
Credit: EPA/JILMER POSTMA 
Tempo di lettura 3 min lettura
6 ottobre 2023 Aggiornato alle 19:00

Ieri il Parlamento europeo ha approvato la nomina di Wopke Hoekstra a Commissario per l’Azione per il clima (e di Maroš Šefčovič a vicepresidente esecutivo per il Green Deal): 279 deputati hanno votato a favore; 173 i contro e 33 gli astenuti.

Lunedì l’ex ministro degli Esteri olandese si era presentato ai membri della commissione Ambiente del Parlamento per convincerli a sceglierlo come commissario. Tra le promesse fatte: massimo impegno per la neutralità climatica dell’Unione entro il 2050, progettazione di un Green Deal 2.0 e un programma diplomatico per far sì che anche gli altri Stati seguano gli obiettivi europei sul clima.

Una missione non semplice quella da portare a termine ora, dopo la sua nomina, visto che nel suo passato lavorativo ci sono stati anche ruoli di rilievo in Shell, una delle più importanti aziende petrolifere al mondo. Non proprio il miglior curriculum, secondo diversi europarlamentari, per candidarsi come massimo rappresentante Ue sui temi ambientali.

Hoekstra ha cercato di presentarsi al meglio, delineando un programma ambizioso: ha detto di voler fare tutto il possibile per garantire che l’Unione europea riesca a tagliare entro il 2040 le emissioni inquinanti del 90% rispetto ai livelli del 1990. Inoltre, ha dichiarato di essere impegnato nella promozione dei green bond e nell’eliminazione graduale dell’uso dei combustibili fossili.

Su questi temi, in particolare, ha detto di essere favorevole allo stop alla vendita di auto a combustili fossili entro il 2035. Hoekstra ha comunque messo in chiaro, come già fatto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione, di voler combattere la concorrenza sleale della Cina sulle auto elettriche.

Sempre in sintonia con quanto già accennato da von der Leyen, l’ex ministro degli Esteri ha detto di voler «gettare le basi per un Green Deal 2.0 sul clima, sulla biodiversità, sull’economia circolare e sull’inquinamento per contribuire ad aumentare le ambizioni globali».

Il candidato olandese ha parlato anche della Cop28, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Dubai il prossimo mese. Hoekstra ha detto di voler fare «tutto il possibile» per convincere gli altri Stati a raggiungere il picco delle emissioni globali entro il 2025 (così da diminuirle dall’anno successivo), triplicare la capacità di energia rinnovabile installata e raddoppiare gli aumenti di efficienza energetica entro il 2030.

Nel suo discorso, l’ex ministro degli Esteri ha anche promesso aiuti specifici agli Stati già colpiti dal cambiamento climatico e ha aggiunto che questi fondi saranno finanziati con il prelievo di parte dei ricavi riportati negli ultimi anni dall’industria fossile europea.

Leggi anche
Abitazioni
di Claudia Gioacchini 3 min lettura
Papillons, planche 19, dettaglio.
Pianeta
di Riccardo Liguori 7 min lettura