Ambiente

Aria pulita e sicurezza: si chiude così la Settimana Europea della Mobilità

Tra le mobilitazioni più importanti, Legambiente chiede Low Emission Zones e più sicurezza per i ciclisti. Poi la 13esima edizione di Giretto d’Italia - bike to work 2023, in collaborazione con Euromobility
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22 settembre 2023 Aggiornato alle 20:00

Tra le iniziative della Settimana Europea della Mobilità 2023, che si chiude oggi, spiccano quelle di Legambiente che chiede a Governo, Regioni e città maggiore sicurezza nelle strade e misure concrete contro l’inquinamento atmosferico.

L’appello dell’associazione ambientalista italiana nasce anche dai casi di violenza stradale che hanno caratterizzato le vie dei nostri centri urbani nelle ultime settimane, «con una preoccupante prevalenza di vittime tra pedoni e ciclisti». Ma al centro del dibattito ci sono inoltre le politiche che tendono a rinviare lo stop ai veicoli Euro 5, ostacolando la transizione verso le emissioni zero.

In questo quadro, la prima mobilitazione di Legambiente si intitola LEZs o Low Emission Zones e chiede alle amministrazioni locali di Torino, Roma, Bologna, Milano e Napoli di adottare immediatamente Città 30 e Zone a Basse Emissioni, che ridurrebbero del 40% la produzione di biossido di azoto (NO2).

La seconda iniziativa invece si è svolta in 33 Comuni aderenti mercoledì, nel cuore della Settimana Europea: la 13esima edizione di Giretto d’Italia - bike to work 2023, in collaborazione con Euromobility, ha promosso ancora una volta la mobilità sostenibile nei centri urbani di tutto lo Stivale, a tutela della sicurezza dei ciclisti e con un occhio critico all’imminente Codice della Strada che mette a rischio le norme per la ciclabilità.

Così Comuni, mobility manager di enti e imprese, scuole primarie e secondarie, associazioni e cittadini sono stati chiamati a sfidarsi, andando a scuola e al lavoro in bicicletta, monopattino, motorino elettrico, monowheel, e-bike, hoverboard, segway e naturalmente a piedi. Per l’occasione, le città erano disseminate di check-point ad hoc.

Gli smart workers non sono stati dimenticati: hanno potuto partecipare tramite un check-point virtuale, rispondendo a due diversi sondaggi online sul tema dello spostamento casa-lavoro e casa-scuola. Il Comune vincitore, quello che avrà totalizzato il maggior numero di movimenti tramite mezzi di mobilità sostenibile, verrà svelato a fine ottobre.

Tra gli italiani intanto si registra una voglia crescente sia di adottare una mobilità sostenibile sia di modificare i propri stili di vita: «Introdurre con coraggio, buona pianificazione e comunicazione le low emission zone e le città 30, incrementare e promuovere il bike to work e il bike to school sono passi decisivi per disincentivare l’utilizzo delle automobili, ambito in cui il Belpaese detiene ancora il triste primato nel Vecchio Continente», afferma Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

«Anche per questo», continua, «sosteniamo con forza la recente presentazione in Parlamento del Disegno di Legge ‘norme per lo sviluppo delle città 30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati’, proposto dalla piattaforma di Associazioni, tra cui Legambiente, #CITTA30SUBITO”. Le Città 30 infatti sono un modo efficace per ridurre i morti in strada: «Ma sono le grandi assenti nella riforma sul tema presentata dal Ministro Salvini, che non cita mai la velocità tra le cause primarie della strage stradale, anzi indica tra le soluzioni la riduzione e il disincentivo alla circolazione su strada di monopattini e biciclette senza nessun dato alla mano», dichiara Zampetti.

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