Ambiente

Oggi festeggiamo la Giornata mondiale senza auto

Istituita nel 2000 dal World Carfree Network, rappresenta un’occasione per sensibilizzare cittadini e cittadine al rispetto dell’ambiente, per prevenire (per quanto possibile) l’inquinamento atmosferico
Credit: Lesia
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22 settembre 2023 Aggiornato alle 07:00

Stando ai dati dell’European Environment Agency, il settore dei trasporti provoca circa un quarto delle emissioni complessive di CO2 in Europa, di cui il 71,7% provocato dagli spostamenti in carreggiata. Le auto rientrano tra i mezzi più inquinanti poiché producono in totale il 60,7% delle emissioni di anidride carbonica.

Quindi, tra le varie cause dell’inquinamento atmosferico, occupa uno spazio importante il traffico degli autoveicoli i cui motori diffondono nell’aria alcuni gas che, nel lungo periodo, possono risultare estremamente dannosi per l’ambiente (incremento dello smog, caduta di piogge acide contenente l’acido solforico, espansione dell’effetto serra) e gli esseri umani (fastidio ai bulbi oculari, complicanze a livello respiratorio, allergie).

Allo stesso tempo, l’analisi del Global Traffic Scorecard dell’anno scorso evidenzia un’altra problematica in crescita e molto seria collegata all’ingente circolazione dei veicoli a motore: il numero elevato di decessi in relazione agli incidenti stradali. Giusto per citare qualche esempio: il tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America è cresciuto del 19% nel 2022 e in Germania del 9% in confronto al 2019. Riguardo l’Italia, l’Istituto nazionale di statistica (Istat) menziona nel suo report 165.889 infortuni su strade di piccole e grandi dimensioni (per l’anno 2022).

La World Carfree Network (Wcn) ha istituito nel 2000 la Giornata mondiale senza Auto (avviata inizialmente nel 1997 dal Regno Unito come una campagna più locale e “ristretta”): celebrata ogni anno il 22 settembre, si è diffusa in molti territori (europei e non) con l’obiettivo principale di promuovere valide alternative capaci di ridurre l’impatto delle automobili. Rappresenta, inoltre, un’occasione di informazione, per sensibilizzare bambini, adolescenti e adulti verso una forma mentis basata su scelte di vita green e sostenibili.

Numerose strade, poi, durante questa giornata, vengono chiuse alle macchine. In questo modo, le persone saranno più propense a prendere bicicletta, i mezzi pubblici o (meglio ancora) a camminare: oggi aderiscono all’iniziativa quasi 1.500 metropoli di 40 Paesi. Ma quali sono, in generale, i centri abitati che si contraddistinguono per una scarsa o, al contrario, un’elevata presenza di autovetture?

Il rapporto MobilitAria 2023, realizzato dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del CNR (CNR-IIA) e Kyoto Club, ha pubblicato una classifica delle città italiane caratterizzate da spostamenti poco sostenibili. In cima, in Sicilia, troviamo Catania con 792 automobili ogni 1.000 residenti; a seguire Cagliari (690), Reggio Calabria (689). Quarta e quinta posizione sono occupate da altre 2 città siciliane: Messina (679) e Palermo (637).

I Comuni che si presentano con un tasso di motorizzazione inferiore sono Venezia (442), Genova (490) e Milano (504). A livello europeo, ai primi posti per la quantità di macchine troviamo Lussemburgo (681), Cipro (645) e Polonia (642).

Non contano, perciò, tanto la densità delle zone abitate quanto le abitudini di ogni singolo individuo e il contesto socio-culturale. La nuova legislazione delinea la strada per l’annullamento della diffusione di CO2 da parte di automobili nel 2035. Il cammino è ancora lungo ma è importante mantenere una responsabilità sociale collettiva con giornate come quella del 22 di settembre.

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