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Scuola: gli italiani vorrebbero più connessione con il lavoro

Il sondaggio Swg rivela le aspettative dei cittadini nei confronti del sistema scolastico. Per il 53% le competenze si sviluppano con laboratori; l’ambito in cui servirebbero più riforme: tecnico-professionale (39%)
Credit: Karolina Grabowska
Tempo di lettura 3 min lettura
18 ottobre 2023 Aggiornato alle 17:00

I numerosi tagli fatti agli investimenti dedicati alla scuola hanno portato il settore dell’educazione pubblica italiana a non essere più all’altezza. L’indagine condotta dall’istituto Swg ha fatto luce sulle profonde (e irrealizzate) aspettative degli italiani nei confronti del sistema scolastico nazionale. I risultati parlano chiaro: la richiesta è quella di una maggiore concretezza e una più stretta connessione con il mondo del lavoro.

Il sondaggio ha identificato un atteggiamento fondamentale nei confronti della scuola, ossia la necessità di trasmettere la cultura professionale e ampliare le opportunità di stage e di inserimento nel mondo del lavoro. Questo desiderio emerge con particolare forza quando si tratta della formazione tecnico-professionale, il che potrebbe evidenziare una consapevolezza crescente dell’importanza di questo settore.

Per esempio, la maggioranza degli intervistati ritiene che la trasmissione delle competenze migliori avvenga attraverso attività laboratoriali (53%) o tramite esempi pratici e casi di studio (45%). I dati, complessivamente, sottolineano l’importanza e l’aspettativa di un apprendimento basato sull’esperienza concreta e sull’applicazione pratica delle conoscenze.

Sempre rimanendo nell’ambito degli istituti tecnico-professionali, questo campo sembra essere più suscettibile a riforme rispetto agli altri: secondo il 39% degli intervistati, infatti, necessita di cambiamenti importanti. Più nello specifico, l’89% ritiene che questi istituti debbano essere strettamente collegati al mondo delle imprese, mentre il 79% spera in un aumento delle ore di alternanza scuola-lavoro per migliorare la qualità delle competenze e aumentare le opportunità lavorative.

Le aspettative dei genitori degli studenti

Tra le aspettative dei genitori con figli in età scolare, emergono 3 punti chiave. Prima di tutto la possibilità di personalizzare i percorsi di studio, elemento percepito come fondamentale: gli intervistati, in questo senso, apprezzano l’idea di docenti-tutor in grado di modellare i programmi in base alle potenzialità degli studenti, garantendo così un apprendimento su misura.

In secondo luogo, piace l’idea dello scambio interculturale attraverso programmi e stage, opzione già esistente in molte scuole ma che spesso ha prezzi proibitivi. Infine, c’è una forte richiesta di una maggiore connessione con la cultura del lavoro, sia come parte dell’approccio educativo che attraverso l’opportunità di tirocini e contatto diretto con i professionisti del settore.

Complessivamente, per ciascuno di questi 3 punti, il grado di consenso supera il 75%, il che indica un forte desiderio di una scuola meno orientata verso i percorsi standardizzati e più aperta alle esigenze individuali.

L’indagine, condotta nella prima metà di settembre su un campione rappresentativo di 800 persone maggiorenni, evidenzia un chiaro segnale di cambiamento nelle aspettative nei confronti del sistema scolastico nazionale che è, per vari aspetti, al collasso.

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