Ambiente

Del cambiamento climatico si può (anche) ridere

Francesco Bagatti di Fridays For Future a La Svolta racconta come è nata la pagina Instagram CambiaMEMEnto climatico, che tramite meme divertenti punta a sensibilizzare sul tema
Tempo di lettura 5 min lettura
9 settembre 2023 Aggiornato alle 15:00

Barbie attivista per il clima o affetta da eco-ansia, le frasi dello storico Alessandro Barbero tagliate ad arte per difendere un miliardario che ha usato il suo jet privato per fare un viaggio di soli 50 chilometri, Luis Sal con il suo ormai iconico “dillo alla mamma, dillo all’avvocato” che impersona il Ceo di un’azienda di combustibili fossili che sversa in mare tonnellate di petrolio.

Se è vero che di tutto si può ridere, su Instagram c’è una pagina che ha trasformato l’angoscia per la crisi ambientale globale – una delle più grandi preoccupazioni dell’epoca contemporanea - in spunti per produrre meme ironici che facciano però anche riflettere. Si chiama CambiaMEMEnto Climatico, l’ha creata Francesco Bagatti, attivista del movimento Fridays For Future associato a Greta Thunberg. «Ho aperto quella pagina durante il primo lockdown, visto che la mia libertà era stata molto limitata ho pensato di esprimermi creando meme», dice a La Svolta.

Perché ridere del cambiamento climatico?

Se ci stiamo avviando verso l’estinzione tanto vale andarci divertendoci, anche se si tratta di una risata un po’ isterica, alla Walter White. Far ridere le persone aiuta a veicolare meglio un messaggio, bypassando i firewall psicologici che molti hanno rispetto ai soliti discorsi al megafono che sì, sono belli e giusti, ma senza un minimo di leggerezza si rischia di perdere l’attenzione del pubblico. Come un’opera lirica tutta in crescendo: anche gli adagi sono necessari.

Qual è il fine ultimo di CambiaMEMEnto Climatico?

Vogliamo sensibilizzare le persone a tutte le cause della crisi climatica ed ecologica, e a tutti i problemi legati a essa: disuguaglianze sociali, razzismo, sessismo, abilismo, omofobia, specismo, colonialismo, imperialismo, eccetera. Vogliamo aiutare a stabilire tramite il mezzo più virale per la nostra generazione quell’egemonia culturale sui social che ci serve per diffondere nell’immaginario collettivo l’idea di un futuro desiderabile e sostenibile per cui valga la pena lottare.

Come si tiene alta l’attenzione intorno a un tema così discusso?

Martellando costantemente le persone con tanto amore e gentilezza, non solo criticando il sistema ma mostrando che un’alternativa migliore esiste, un sistema migliore può essere costruito, un sistema sostenibile che abbia cura dell’ambiente e delle persone.

Perché una pagina Instagram ironica può essere una via percorribile?

Credo che per risolvere questo problema bisogni lavorare su ogni livello: che sia politico, attivistico, giornalistico, scientifico, artistico. Ognuno fa la sua parte perché c’è bisogno di tutte e tutti per superare la più grande crisi che l’umanità abbia mai affrontato.

Che tipo di community si è creata intorno al progetto?

La considero una community molto varia, abbiamo persone che si sono appena affacciate all’ambientalismo e altre che sono attivisti da anni, cerchiamo di creare meme che soddisfino entrambi i gruppi. Credo che uno dei traguardi principali della pagina sia far sentire le persone meno sole e più legate, all’interno di una comunità che vuole risolvere questo problema. È anche questo che fa un meme, condivide un’esperienza e trova altre decine, centinaia o migliaia di persone che hanno avuto la stessa situazione o provato lo stesso sentimento.

Come vi vengono le ispirazioni per i meme?

Varia molto. Certe volte all’improvviso, altre una frase o un discorso ci accendono la lampadina. Altre ancora troviamo una base che si adatta al messaggio della pagina.

Quali sono i template più efficaci?

Di solito quelli più popolari ma le persone ormai bene o male sanno riconoscere quando un meme è di qualità e non è raro che i contenuti originali e studiati vengano premiati.

Quanto impegno vi richiede stare nel flusso delle pubblicazioni di Instagram?

Non abbiamo un programma stabilito, ogni giorno vengono create basi nuove di meme, cerchiamo di cavalcare i trend più adatti alla pagina, come abbiamo fatto a esempio con Dario Nardella che ferma gli attivisti che buttano vernice lavabile su Palazzo Vecchio. La creazione di un meme può richiedere tra i 5 minuti alle 50 ore.

Seguire i trend richiama effettivamente una maggiore attenzione?

Sì, specialmente se il trend riguarda la crisi climatica.

I vostri meme sono conosciuti anche al di fuori della community? C’è qualche post che ha “sfondato” particolarmente?

I reel certe volte vanno virali, di solito quelli più relatable, in cui le persone si riconoscono di più, oppure quelli che toccano una corda emotiva che magari molti non sapevano neanche di avere o che non riuscivano a esprimere a parole. E invece un semplice meme è riuscito a farlo.

La pagina è in crescita?

La crescita della pagina è proporzionale al numero di eventi meteo estremi e alla crescita della temperatura media globale, quindi è in crescita, ah no, non si suppone debba andare così…

C’è qualche “commento memorabile” che ricordate?

Ci fanno sempre piacere i commenti positivi che complimentano la pagina. In un nostro meme che ha richiesto una notevole quantità di tempo una persona ha scritto “1. dopo questo video ho bisogno di un trapianto di polmoni, 2. è proprio così che mi sento durante il [climate] strike”. Era esattamente quello che desideravo, fare ridere e caricare le persone per lo sciopero globale per il clima che sarebbe avvenuto di lì a poco.

Tu sei un attivista di FridaysForFuture. Quali sono i prossimi progetti del movimento?

Il 15 Settembre ci saranno azioni in varie città d’Italia per lo sciopero globale per il clima e il 6 Ottobre ci sarà lo sciopero nazionale. Protesteremo contro questo governo negazionista e allo stesso tempo mostreremo che un futuro migliore e sostenibile è possibile.

Dobbiamo aspettarci qualche novità su CambiaMEMEnto Climatico?

Naturalmente. Abbiamo tante verdure al fuoco per questa pagina.

Leggi anche
Andrea Rinaldo
Premiazioni
di Andrea Rinaldo 8 min lettura
Cambiamento climatico
di Jacopo Gitti 3 min lettura