Ambiente

Palazzo Vecchio imbrattato di vernice, interviene Dario Nardella

Il gesto nel cuore di Firenze è avvenuto in tarda mattinata, per mano di due attivisti della campagna Non paghiamo il fossile. Che sono stati bloccati dal sindaco
Credit: EPA/MUNICIPALITY OF FLORENCE PRESS OFFICE
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17 marzo 2023 Aggiornato alle 15:00

Due attivisti della campagna Non paghiamo il fossile, promossa da Ultima Generazione, Scientist Rebellion e Veglie contro le morti in mare, hanno imbrattato di vernice arancione, in tarda mattinata, la facciata di Palazzo Vecchio a Firenze. Per poi essere bloccati dai vigili urbani accorsi e dal sindaco Dario Nardella, che stava effettuando un sopralluogo sull’Arengario.

In piazza della Signoria c’erano dei restauratori esperti - presenti per altri interventi a una scultura - che sono intervenuti in tempo per rimuovere la vernice, usando acqua, e limitando il danneggiamento.

“Sono dei barbari. Non è così che si protesta, dovrebbero difenderla la civiltà”, ha spiegato Nardella ai primi cronisti accorsi sotto Palazzo Vecchio.

“L’attacco all’arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi davanti alla violenza e che nascono per il bene dell’umanità non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile”, ha continuato il sindaco, su Twitter.

“L’azione di oggi segue la bocciatura in commissione di bilancio del Senato della Repubblica di alcuni emendamenti a un disegno di legge riguardante il taglio di diversi sussidi ambientalmente dannosi (Sad) avvenuta ieri, 16 marzo - si legge in una nota di Ultima generazione - Il Palazzo è sempre lo stesso, ma chi attualmente lo abita ha perduto la visione di responsabilità per il futuro di tutta la propria comunità che, al contrario, fu appannaggio di quanti vi esercitarono il potere nel Rinascimento”.

“Il Comune di Firenze - hanno spiegato gli attivisti - continua a portare avanti scelte incompatibili con la necessità di ridurre le emissioni inquinanti, dovute all’impiego di fonti di energia fossili, e con quella di sviluppare fonti di energia rinnovabili; perseverando invece a intraprendere scelte assurde, che favoriscono l’aumento di emissioni di CO2, responsabili dell’aumento della temperatura e dell’inasprimento della catastrofe climatica. Benché l’amministrazione comunale nell’ottobre del 2022 abbia consentito l’installazione di pannelli fotovoltaici, ancora adesso pone divieti e forti limiti a tali installazioni”.

“Mancano scelte veramente efficaci per ridurre il numero di auto con motori termici circolanti in città. In questo - hanno continuato gli attivisti - si salda un’alleanza grave, con il recente comportamento del Governo Meloni che, in combutta con Polonia e Germania, ha fatto saltare definitivamente l’accordo europeo per lo stop dal 2035 della vendita delle auto a motore endotermico”.

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