Ambiente

Il Mediterraneo arde: 40 morti in pochi giorni

5 le vittime in Italia. Preoccupano le condizioni a Palermo e Catania, ma anche nel cuore della Sardegna. Fiamme devastanti anche in Algeria e Grecia
Credit: Aristidis Vafeiadakis/ZUMA Press Wire
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26 luglio 2023 Aggiornato alle 14:00

Dall’afa al fumo. Mentre l’Italia si prepara alla conta dei danni dopo i devastanti eventi meteo che hanno colpito il Nord del Paese, e mentre anche al Sud dopo l’addio all’anticiclone africano le temperature tornano finalmente a scendere, lo Stivale ha a che fare con un nuovo problema: i roghi.

Gli esperti, considerando i tassi di umidità dei terreni e la presenza di combustibile vivo, ovvero erba e prati verdi grazie alle piogge che nei mesi scorsi hanno interessato il Meridione, ipotizzavano che la stagione degli incendi finora positivamente scampata non sarebbe entrata nel vivo prima di un paio di settimane.

I venti caldi e secchi che hanno colpito il Sud hanno però contribuito a alimentare alcune fiamme partite (probabilmente per dolo) in Sicilia, e poi in Calabria, Sardegna, Puglia (in generale le cause sono ancora da stabilire).

Il risultato è un fronte di fuoco che sta mettendo in seria crisi una Sicilia, da Palermo a Catania, già fortemente colpita da temperature oltre i 45 gradi, continui blackout e carenza d’acqua. Nelle ultime ore almeno 5 persone sono morte tra le isole e la Calabria e circa 2.000 sono state evacuate. In Sicilia gli incendi, dopo aver lambito ospedali e aeroporti, hanno già interessato case, chiese e infrastrutture varie.

A Cinisi una coppia di anziani è stata trovata carbonizzata in casa mentre a San Martino delle Scale una signora di 88 anni a causa dei roghi non ha potuto ricevere l’assistenza necessaria ed è deceduta.

Da Palermo a Catania si susseguono inoltre gli avvisi da parte della sanità pubblica di “stare in casa” e mantenere le finestre chiuse per evitare di respirare l’aria fortemente inquinata. Anche il Policlinico universitario, a Palermo, ha dovuto chiudere certi reparti a causa di problemi di condizionamento, così come sono stati interrotti diversi tratti autostradali.

In Puglia, alcuni incendi hanno interessato la zona di San Cataldo vicino a Lecce dove sono bruciati oltre 100 ettari e anche il Barese, Foggia e il Gargano. In Sardegna a bruciare è l’area centro orientale con le fiamme che hanno colpito l’area di Nuoro mentre in Calabria il fuoco è arrivato sull’Aspromonte.

Sull’intera situazione italiano è al lavoro la Protezione civile ed è anche in arrivo un decreto per il lavoro con la Cig legata al clima. Nel frattempo è allerta gialla per il meteo in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise, mentre le uniche due città da bollino rosso per il caldo sono Bari e Catania.

Più in generale, nella fascia che interessa nord Africa e basso Mediterraneo, tra Italia, Algeria, Grecia e altre aree a causa dei roghi sono già morte in totale 40 persone.

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