Splash! Cristallo, posate, sacchetti surgelati: dove si buttano?

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Cristallo

Ci siamo già occupati del vetro e dei bicchieri in particolare la scorsa settimana, ma il cristallo, sinonimo di eleganza e raffinatezza per antonomasia, merita un discorso a parte.

L’estate è la stagione in cui spesso si approfitta del bel tempo per incontrare e rivedere amici e parenti, sfruttando ferie e week-end liberi. Se questi frangenti si trasformano in appuntamenti conviviali, magari per cena, si può finalmente sfoderare il servizio buono. Stoviglie luccicanti e sfavillanti quindi escono fuori dalle ante, pronte a dar mostra di sé. Certo, quei bicchieri di cristallo possono rivelarsi ormai vecchi, alonati, consumati, opachi e spenti. Anche in questo caso potrebbe venire la tentazione di gettarli insieme al vetro.

Ma il cristallo ha dentro di sé quasi un quarto di piombo, che contribuisce a conferirgli proprio la sua rinomata brillantezza. Di conseguenza la sua destinazione purtroppo non può essere il riciclo. Andrà nel bidone del secco.

Posate

Per non parlare delle posate. Quel coltello è palesemente arrugginito, la forchetta è irrimediabilmente rovinata, il cucchiaio è stanco e non raccoglie più.

Lo smaltimento di tutti questi oggetti chiaramente dipende dal materiale di cui sono fatti. Per le posate tradizionali in acciaio inox la destinazione coinciderà con i metalli. Resta sempre valida la cara vecchia soluzione dell’eco-centro più vicino, soprattutto per oggetti dalle dimensioni e quantità ingombranti.

Inoltre, vale la pena ricordare che forchette, coltelli e cucchiai a fine corsa, appositamente rimodellati, possono diventare splendidi arredi, come segnaposti e fermacarte o gioielli di bigiotteria di gran classe.

Forse non tutti sanno però che esistono le posate commestibili: si tratta di utensili green fatti di miglio, grano e riso, dalla consistenza simile a quella di un cracker; possono finire direttamente nel nostro stomaco come accompagnamento a ottimi primi e secondi, per dire addio agli sprechi.

Sacchetti dei surgelati

La cena è andata così così e sulla tavola è rimasto più di qualche avanzo. In compenso, i sacchetti per i cibi da congelare ci offrono la soluzione per salvare gli avanzi.

Nelle raccolte riservate ai materiali riciclabili si possono gettare solo gli imballaggi. I sacchetti dei surgelati quindi non sono destinati alla plastica ma al bidone dell’indifferenziata. Questi sacchetti amici del freezer, inoltre, sono considerati monouso: dunque, anche per questioni igieniche, sarebbe bene evitare di riutilizzarli più volte.

Poi ci si può sbizzarrire, ovvio. C’è chi valuta di lavarli bene e rigenerarli come contenitori per portare i liquidi in aereo e chi li riutilizza per i cestini della spazzatura di dimensioni ridotte. Qualcuno infine ridà nuova vita ai sacchetti di seconda mano servendosene per raccogliere… i bisogni del proprio amico a 4 zampe.