Diritti

Immigrazione: che cosa prevede l’accordo tra Ue e Tunisia?

Firmato da Meloni, von der Leyen, il primo ministro olandese Rutte e il presidente tunisino Sayed: Bruxelles fornirà denaro in cambio di controlli alle frontiere più forti
Credit: © Tunisian Presidency/APA Images via ZUMA Press Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
18 luglio 2023 Aggiornato alle 09:00

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte, insieme al Presidente della Tunisia Kaïs Saied, hanno raggiunto un accordo relativo al pacchetto di partenariato globale annunciato l’11 giugno 2023.

La fotografia scattata a Tunisi li ritrae, sorridenti, mentre si stringono la mano all’interno del palazzo presidenziale tunisino dopo la firma del memorandum d’intesa che si fonda su 5 pilastri: in primis la lotta ai trafficanti di esseri umani e l’inasprimento delle frontiere per contrastare le partenze dalla Tunisia verso l’Europa; poi stabilità macroeconomica, commercio e investimenti, transizione verso l’energia verde e contatti interpersonali.

Questi obiettivi, elencati dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen, saranno raggiunti “attraverso i vari filoni di cooperazione tra l’Unione Europea e la Tunisia, seguendo i regolamenti pertinenti e le procedure applicabili”, spiega Bruxelles. “Il rafforzamento del dialogo politico e strategico” tra Ue e Tunisia “entro la fine dell’anno offrirà un’importante opportunità per rinvigorire i legami politici e istituzionali - continua la Commissione Ue - con l’obiettivo di affrontare insieme le sfide internazionali comuni e preservare l’ordine basato sulle regole”.

L’accordo di “partenariato strategico” segue settimane di colloqui e sancisce l’impegno dell’Europa a offrire alla Tunisia una somma considerevole di aiuti economici per rialzare l’economia locale, salvare le finanze statali e affrontare una crisi migratoria.

Il mese scorso Meloni, Rutte e von der Leyen hanno visitato la Tunisia e Bruxelles si è detta disponibile a sostenere il Paese con un pacchetto di aiuti a lungo termine fino a 900 milioni di euro, più 105 milioni di euro per sostenere la misura per frenare l’immigrazione irregolare e 150 milioni di euro di sostegno immediato per le finanze tunisine.

Gli aiuti specifici che von der Leyen ha annunciato domenica prevedono, per ora, i 105 milioni di euro. «Il tragico naufragio di poche settimane fa, in cui molte persone hanno perso la vita, è stato l’ennesimo appello all’azione. Dobbiamo reprimere le reti criminali di contrabbandieri e trafficanti», ha detto von der Leyen.

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha dichiarato su Twitter che il memorandum “contiene accordi per smantellare il modello di business dei contrabbandieri e dei trafficanti di esseri umani, rafforzare il controllo delle frontiere e migliorare la registrazione e il rimpatrio. Tutte misure essenziali per intensificare gli sforzi per fermare la migrazione irregolare”.

Negli ultimi mesi migliaia di migranti provenienti dall’Africa privi di documenti si sono riversati nella città di Sfax, cercando di dirigersi verso l’Europa a bordo delle imbarcazioni gestite dai trafficanti di esseri umani: la seconda città più grande della Tunisia, che si trova a 130 km da Lampedusa, è anche uno dei principali punti di partenza per chi tenta di raggiungere le coste europee attraverso il Mediterraneo. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni 2.406 migranti sono morti o scomparsi nel Mediterraneo nel 2022, mentre almeno 1.166 morti o sparizioni sono state registrate nella prima metà del 2023.

Secondo i dati ufficiali del ministero dell’Interno, aggiornati al 14 luglio 2023, sarebbero circa 75.065 le persone migranti che hanno raggiunto l’Italia quest’anno, di cui più della metà provenienti dalla Tunisia. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano 31.920, mentre l’anno prima 24.624.

Al termine dell’incontro con Saied nel palazzo di Cartagine, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che «la prossima domenica, il 23 luglio, si terrà una conferenza internazionale sulla migrazione a Roma. Avrà il presidente Saied tra i protagonisti ma parteciperanno diversi capi di Stato e di governo mediterranei. Lo considero l’inizio di un percorso che può consentire una partnership diversa dal passato».

Secondo Emergency si tratta di “un altro Memorandum stipulato sulla pelle delle persone - ha scritto la Ong su Twitter - Il copione applicato in Libia è destinato a ripetersi: anziché gestire migrazione in modo strutturale e umano, Europa sceglie ancora di appaltare gestione dei flussi migratori a un Paese insicuro e instabile”.

Gorden Isler, presidente della Ong tedesca Sea Watch, ha criticato in un tweet i leader europei che si sono riuniti a Tunisi: “Se questo è il TeamEurope, allora siamo in un’era oscura. Un’epoca in cui dovremo lottare ancora per il significato e l’importanza dei diritti umani. […] L’Europa si sta trasformando in un luogo in cui i diritti umani vengono semplicemente negoziati da persone di destra”.

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