Futuro

Una stampante 3D ha riprodotto la copia di un cervello umano

Dopo aver lavorato su un progetto di sostenibilità legato al legno, l’azienda italiana Solid World è riuscita nell’impresa di stampare in 3D la copia fedelissima di un cervello affetto da metastasi tumorali
Credit: Artur Debat
Tempo di lettura 4 min lettura
15 luglio 2023 Aggiornato alle 08:00

La trevigiana Solid World Group ha stampato una copia esatta di un cervello affetto da tumore, partendo dai risultati della risonanza magnetica del paziente.

Il gruppo di ingegneri biomedici coinvolti nel progetto è riuscito in un’impresa che potrà essere di grande utilità per i chirurghi in fase preoperatoria, diminuire i tempi dell’intervento, limitare i costi e migliorare il recupero del paziente, aumentando le possibilità di successo del processo del trattamento oncologico.

Il modello è stato realizzato all’interno del polo tecnologico di Barberino Tavarnelle (Firenze) dall’azienda Bio3DModel parte del gruppo Solid World Group e specializzata in stampa 3D per il settore medico sanitario.

Si tratta per ora di un progetto pilota ma l’obiettivo è quello di riproporlo.

Roberto Rizzo, presidente di Solid World Group, ha dichiarato che «si tratta di un progetto straordinario in cui la tecnologia 3D è in grado di dare un reale e concreto supporto alla medicina chirurgica e oncologica. I vantaggi dall’avere a disposizione un’esatta replica di un organo malato solo notevoli».

La copia dell’organo si è ottenuta partendo da un modello digitale tridimensionale realizzato grazie all’elaborazione delle immagini mediche, in questo caso una risonanza magnetica al cervello, fornite dal paziente.

La stampante 3D ha utilizzato resine fotopolimeriche, materiali molto duri e del tutto simili, dal punto di vista della consistenza, alla materia organica dell’organo cerebrale. Le resine sono state realizzate in tre colori diversi in modo da evidenziare i diversi elementi anatomici: il tumore in rosso magenta, l’edema sottocorticale (accumulo anomalo di liquidi connesso alla presenza del tumore) in blu, e il volume restante del cervello in trasparenza.

Questo è solo uno degli ultimi risultati di un’azienda che si impegna a promuovere e sostenere l’innovazione dei reparti di progettazione e produzione delle più moderne realtà produttive italiane in un’ottica sostenibile che passa anche dalla scelta dei materiali con cui realizzare i prodotti, pensando già all’intero ciclo di vita del manufatto.

Il legno, per esempio, ha un ciclo di vita che può essere prolungato se opportunamente sfruttato, come è stato dimostrato anche in occasione del Salone del Mobile 2023.

Questo materiale ormai è infatti utilizzato anche per i grattacieli e il suo impatto sull’ambiente è molto limitato poiché anche i rifiuti hanno un basso livello di impronta di carbonio, ancor meno se con gli scarti si riesce a creare qualcosa.

In tal senso, sempre la Solid World un mese fa ha annunciato di aver portato il Italia la prima stampante che realizza componenti e oggetti a partire da materiale di scarto della lavorazione del legno.

La stampante 3D Shop System Forust Edition è prodotta negli Stati Uniti da Desktop Metal ed è la prima al mondo in grado di utilizzare polvere di legno. Dalla combinazione di due sottoprodotti dell’industria del legno, la lignina e la segatura, può produrre parti in legno isotropo e sostenibili, ma anche oggetti per l’arredamento, interior design, strumenti musicali e parti di interni di auto.

«Abbiamo introdotto in Italia una tecnologia altamente innovativa e senza precedenti, in grado di realizzare oggetti e componentistica a partire dal materiale di scarto della lavorazione del legno. Una tecnologia che dunque punta a valorizzare un prodotto che altrimenti sarebbe rifiuto, nell’ottica di rendere i processi produttivi più sostenibili. La tecnologia di stampa 3D è in grado di dare un contributo concreto al miglioramento dell’industria italiana nell’ottica dell’economia circolare», ha concluso Roberto Rizzo.

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