Ambiente

I pannelli ecologici nati dal legno riciclato

Al Salone del Mobile 2023, Gruppo Saviola ha spiegato che è possibile rinnovare il riciclo di questo materiale. Allungando la vita del legno post consumo e riducendo l’abbattimento di nuovi alberi
Credit: CRA-Carlo Ratti Associati
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26 aprile 2023 Aggiornato alle 17:00

La vita di sedie, cassette e vecchi mobili non finisce necessariamente in discarica. Nei giorni del Salone del Mobile 2023 a Milano, tra le varie stravaganze del design che hanno attirato l’attenzione dei visitatori, nello stand di Gruppo Mauro Saviola, spiccava “Wood You Believe?”.

Si tratta di un’installazione progettata da CRA-Carlo Ratti Associati e Italo Rota: la sua particolarità era la facciata, costituita da 4 tonnellate di materiale legnoso di scarto, un vero e proprio inno alle potenzialità di rinascita del legno post consumo.

La filiera del riciclo di questo materiale è un’eccellenza dell’economia circolare italiana. Secondo il Politecnico di Milano, tra il 2019 e il 2020 ha generato un impatto di oltre 2 miliardi di euro, 10.000 posti di lavoro diretti e un risparmio di quasi 2 milioni di tonnellate di CO2.

Attualmente il leader di questa catena del valore è Gruppo Saviola che ogni anno tratta e riutilizza ben 1,5 tonnellate di legno (4,8 miliardi di metri cubi, dall’ultimo Bilancio sulla sostenibilità), cioè più della metà di quello raccolto per il riciclo in Italia. Per avere un’idea concreta, si tratta di una quantità sufficiente a riempire per trenta volte il Colosseo.

L’azienda di Viadana (Mantova) è entrata nel settore negli anni ‘90, a circa trent’anni dalla sua creazione. L’intuizione è stata quella di trasformare il 100% dei materiali di scarto ottenuti dai rifiuti, per produrre il così detto pannello ecologico. Usatissimo sia per l’arredamento di lusso, sia per l’edilizia è una superficie truciolare che può avere diverse forme e aspetti, da quello classico del legno a un design che ricorda il marmo. Secondo le stime, Gruppo Saviola è il primo riciclatore di legno a livello mondiale e con la sua attività salva dall’abbattimento circa 2,8 milioni di alberi ogni anno, cioè una foresta che, sempre per fare un paragone, occuperebbe l’intera superficie del Comune di Roma.

Il legno che viene bruciato e finisce nelle discariche però è ancora troppo: circa 6 milioni di tonnellate ogni anno. L’azienda per questo sta cercando di creare un processo ripetibile ed efficace che vada dalla raccolta, alla pulizia, fino alla rigenerazione, coinvolgendo scuole, comuni e altri enti. A poter rinascere sono casse, gabbie, pallet, bobine per cavi, sfridi delle prime lavorazioni di materia vergine e di pannelli agglomerati, mobili rotti, materiali da cantieristica edile per costruzioni e demolizioni, infissi e altri rifiuti.

Una volta arrivata negli stabilimenti del Gruppo Saviola questi oggetti vengono selezionati, con particolare attenzione alla salubrità e alla presenza di inquinanti.

Successivamente inizia il processo di trasformazione. Il primo passo e la pulizia da materiali estranei come carta, plastica e chiodi, che vengono destinati a impianti di riciclaggio specifici. Solo nelle fonderie vengono smaltite oltre 20.000 tonnellate di ferro all’anno.

Le tecnologie utilizzate per la pulizia, chiamate “trappole”, utilizzano calamite, centrifughe, vasche e altri mezzi meccanici. Permettono così di non utilizzare solventi chimici e abbassano l’impatto dell’attività.

La parte legnosa non valorizzabile invece viene utilizzata come biomassa per alimentare, a livello energetico, la procedura di rigenerazione ed essere comunque impiegata in maniera produttiva. Le emissioni derivate dalla combustione sono regolate da filtri elettrostatici, in grado di captare polvere e sostanze organiche.

Nel suo stand al Salone del mobile 2023 Gruppo Saviola non si è limitato solo a mostrare i suoi elaborati pannelli ecologici, ma ha portato i visitatori all’interno della sua idea di circolarità.

All’interno dell’installazione “Wood You Believe?” (gioco di parole con la frase inglese “Would you believe?”, cioè “Ci crederesti?” e l’incredibile aspetto dei pannelli ecologici di legno, wood), una stanza presentava tutte le potenzialità della stampa digitale nell’adattare le superfici truciolate su misura per diversi progetti di arredamento. Il suo obiettivo, in linea con quello generale dell’azienda mantovana, era ricordare si possono ottenere prodotti originali e di qualità, senza avere un impatto negativo sull’ambiente.

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