Ambiente

Greta finirà in tribunale per le sue proteste

La giovane paladina svedese dovrà comparire in aula a fine luglio per aver disobbedito alla polizia e continuato a protestare contro il trasporto di combustibili fossili a Malmö in Svezia
Credit: Johan Nilsson/TT via ZUMA Press
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7 luglio 2023 Aggiornato alle 18:00

Continuano le battaglie ambientali di Greta Thunberg: questa volta, per una sua azione in compagnia di altri manifestanti, la giovane 20enne svedese dovrà però comparire in tribunale.

Non è la prima volta che la paladina ambientale finisce nei guai con la legge per partecipare a azioni di protesta contro politiche che continuano a favorire i combustibili fossili e danneggiano il Pianeta. Per esempio in Germania, mentre protestava contro l’espansione di un impianto a carbone, era stata trascinata via a forza dalla polizia e in Norvegia, a Oslo, era stata fermata e custodita dalle forze dell’ordine dopo cortei in favore dei diritti di alcune popolazioni locali.

A fine luglio Greta dovrà presentarsi in tribunale con l’accusa di aver interrotto e bloccato il traffico a Malmö in Svezia: non avrebbe obbedito alla polizia che chiedeva ai manifestanti di sgomberare l’area in cui diversi attivisti stavano protestando contro aziende petrolifere che operano nel porto.Thunberg si era unita alla protesta di sei giorni organizzata dal gruppo ambientalista Take Back the Future ed è stata fermata insieme ad altri tre attivisti. In totale erano 20 i manifestanti impegnati a bloccare le strade e arrampicarsi su autocisterne e mezzi per impedire ai veicoli che trasportavano petrolio e combustibili fossili di uscire dal terminal del porto di Malmö e da altre infrastrutture.

“Il pubblico ministero ha sporto denuncia contro una giovane donna che il 19 giugno di quest’anno ha partecipato a una manifestazione sul clima e che, secondo l’accusa, ha causato un’interruzione del traffico a Malmö”, ha dichiarato l’ufficio del procuratore in un breve comunicato e successivamente un portavoce ha confermato trattarsi di Greta. Solitamente azioni simili portano a multe ma questa volta, nella cittadina svedese, Greta dovrà vedersela con i giudici. Il perché abbia preso parte alla protesta, la 20enne lo aveva scritto sui social poco prima: “La crisi climatica è già una questione di vita o di morte per innumerevoli persone. Scegliamo di non essere spettatori e di fermare fisicamente l’infrastruttura dei combustibili fossili”.

Da Take Back the Future è stato espresso sostegno a Greta e agli altri attivisti fermati, spiegando inoltre che “continueremo la nostra opposizione a questo tipo di attività. Non aspetteremo che l’industria dei combustibili fossili continui a portarci via i nostri sogni”.

Secondo alcuni media per gli attivisti coinvolti, che hanno disobbedito agli ordini della polizia di allontanarsi, potrebbe scattare una multa, ma anche una pena detentiva di breve periodo (massimo sei mesi).

Va ricordato infine che le proteste di Greta e gli altri contro il continuo uso dei combustibili fossili che portano alle emissioni climalteranti e così dannose per la Terra si sono tenute solo poche settimane prima del record di temperatura media del nostro Pianeta, toccato nella prima settimana di luglio.

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