Settore aeroportuale, è tempo di decarbonizzare!
L’industria dell’aviazione è responsabile di circa il 2% delle emissioni di gas alteranti a livello globale e nei prossimi anni sarà al centro di numerosi progetti di decarbonizzazione, che si focalizzeranno anche su una delle infrastrutture fondamentali: l’aeroporto.
Per accelerare la transizione green e individuare delle soluzioni industriali con forme di finanziamento ibrido, il World Economic Forum (Wef) e l’Airport Council International (Aci) hanno conferito alla holding Mundys il compito di essere il corporate leader che guiderà l’iniziativa Financing the Airports of Tomorrow, la quale dovrà trasformare rapidamente i siti aeroportuali in degli “Energy Hub”.
I nuovi hub dovranno essere in grado produrre autonomamente, accumulare e distribuire l’energia rinnovabile, con l’uso di tecnologie avanzate e innovativi strumenti finanziari. Inoltre l’intera aviazione dovrà adottare progressivamente i Sustainable Aviation Fuel (Saf) in modo da raggiungere il net-zero entro il 2050.
Il conferimento della nuova iniziativa a Mundys pone l’Italia al centro della strategia di decarbonizzazione e vedrà la partecipazione dei principali aeroporti intercontinentali, a partire da Aeroporti di Roma, Aéroports de la Côte d’Azur, London Heathrow, Dubai, Hong Kong e Dallas Fort Worth.
«Come leader nelle infrastrutture di trasporto, che consentono la mobilità di diversi milioni di persone in tutto il mondo, consideriamo la transizione degli aeroporti verso un’aviazione a zero emissioni come un elemento fondamentale della nostra strategia incentrata su infrastrutture sostenibili e servizi di mobilità multimodale e integrata, per migliorare la vita delle persone in movimento. Siamo orgogliosi di collaborare con i principali stakeholder dell’ecosistema del trasporto aereo per contribuire a rendere possibili gli ingenti investimenti necessari a trasformare gli aeroporti in hub per l’energia pulita», ha affermato il presidente di Mundys, Giampiero Massolo.
L’assegnazione dell’incarico è stata determinata dai risultati raggiunti negli ultimi anni dalla holding, che dal punto di vista finanziario è stata una delle prime società ad adottare un sustainable financing framework che le ha permesso di collegare la raccolta finanziaria agli obiettivi industriali e di sviluppo definiti dal proprio climate action plan.
Grazie a questo know how, Mundys dovrà incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici per l’alimentazione energetica degli scali aeroportuali, con anche la costruzione di colonnine elettriche e innovativi impianti di accumulo.
Inoltre, verrà sviluppata e ampliata l’intermodalità treno/aereo, la Urban Air Mobility, l’implementazione dei Saf e la realizzazione di piste ciclabili. Con la gestione finanziaria supportata da Mundys, verranno elaborate soluzioni per facilitare i finanziamenti e l’accesso ai capitali coinvolgendo diversi policy makers e le istituzioni finanziarie private e pubbliche come la Banca Mondiale e la BEI.
La società Aeroporti di Roma supporterà la holding dal punto di vista tecnico e industriale nell’elaborazione delle linee guida, diventando un esempio da seguire per gli oltre 18.000 aeroporti presenti nel mondo.
Infatti l’hub intercontinentale di Fiumicino è stato il primo scalo italiano a mettere a disposizione dei vettori i Saf e tra i progetti c’è anche la decarbonizzazione della propria flotta aeroportuale e l’installazione di oltre 5500 punti di ricarica elettrica entro il 2031. «Il lavoro inizierà da subito: l’obiettivo è arrivare alla Cop28, la conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si svolgerà a dicembre, con un piano articolato di interventi», ha dichiarato Katia Riva, chief sustainability officer di Mundys.
