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YMCA: che cos’è?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ e formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Credit: you tube
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 07:57

YMCA è una canzone dei Village People, pubblicata il 13 novembre 1978. Il titolo fa riferimento alla Young Men’s Christian Association (YMCA), una associazione giovanile cristiana e il testo allude all’abitudine degli omosessuali di frequentare le palestre degli ostelli della YMCA come luoghi di cruising.

Anche il nome del gruppo, letteralmente “gente del villaggio”, è un richiamo al Greenwich Village, luogo frequentato dalla comunità omosessuale newyorkese in cui si trova anche lo Stonewall Inn e dove sono iniziate le prime rivolte omossessuali.

La canzone è stato uno dei più grandi successi della disco music e uno dei classici più amati dalla comunità Lgbtqai+, anche se recentemente è stata utilizzata da forze conservatrici, come l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che l’ha ripetutamente usata nella sua campagna elettorale.

Le canzoni hanno rappresentato una parte importante della storia e della cultura Lgbtqai+ e alcune sono diventate veri e propri inni dell’orgoglio. Una delle più celebri è sicuramente ‘I Will Survive’ di Gloria Gaynor, ma tra i pezzi più cantati ci sono ‘I’m Coming Out’ di Diana Ross, ‘Dancing Queen” degli ABBA, ‘I Want to Break Free’ dei Queen, ‘It’s raining man’ delle Wheater Sisters, ‘Vogue’ di Madonna (che la rivista The Advocate nel 2012 ha definito la più grande icona gay della musica) e, più recentemente, ‘Born This Way’ di Lady Gaga e ‘Grace Kelly’ di Mika.

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