Futuro

Curare insieme diabete e dipendenze: possibile?

Il farmaco Ozempic, impiegato contro il diabete di tipo 2, imita gli effetti di un ormone intestinale che influenza l’attività cerebrale di diverse aree. Comprese quelle coinvolte nel controllo di impulsi e ricompense
Credit: Artem Podrez
Tempo di lettura 3 min lettura
26 giugno 2023 Aggiornato alle 12:00

Alcuni farmaci per il trattamento del diabete, come Ozempic, stanno rivelando degli effetti inattesi nel trattamento delle dipendenze da alcol e fumo. Una scoperta rivoluzionaria che potrebbe dare un supporto alla salute pubblica, ridefinendo completamente i sistemi terapeutici e le cure legate alle dipendenze.

L’Ozempic, approvato dalla Food and Drug administration  - ente governativo statunitense che si occupa di regolamentare prodotti alimentari e sanitari  -  è un farmaco utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2 e viene prodotto dall’azienda danese Novo Nordisk A/S. Ora sta diventando molto popolare tra i non diabetici e viene utilizzato soprattutto per perdere peso.

Il suo funzionamento è molto complesso: il farmaco imita gli effetti di un ormone intestinale presente nel nostro organismo, il glucagon-like peptide-1, anche denominato GLP-1. I recettori di quest’ormone si trovano nel cervello, nel pancreas e in altre parti del corpo. Quando viene assunto i recettori vengono stimolati a produrre insulina, contribuendo così a ridurre gli elevati livelli di zucchero nel sangue presenti nelle persone con diabete.

Ma oltre a stimolare la produzione d’insulina, l’ormone GLP-1 influenza l’attività cerebrale di molte regioni del cervello, comprese quelle coinvolte nel controllo degli impulsi e delle ricompense. In questo modo, quindi, riesce ad agire sui meccanismi di dipendenza da fumo, alcol e altre sostanze, limitandoli o cambiandoli radicalmente. È questo il motivo per il quale il farmaco sopprime anche l’appetito, dando la sensazione di avere lo stomaco pieno ancor prima di aver mangiato.

E arrivano anche i primi studi scientifici sul farmaco: il dottor Lorenzo Leggio, in servizio presso il National Institutes of Health, insieme con un gruppo di ricercatori e ricercatrici, ha appena condotto una ricerca che dimostra che il semaglutide – principio attivo dei farmaci per il trattamento del diabete – riduce il consumo di alcol nei roditori. Adesso Leggio vuole testare i farmaci anche alle persone che presentano fenomeni di obesità.

«Stiamo parlando di una classe di farmaci che potrebbero avere efficacia nel trattamento di una varietà di dipendenze: cocaina, oppioidi, nicotina, alcol», ha affermato al WSJ Heath Schmidt, neuroscienziato alla School of Nursing and Medicine dell’University of Pennsylvania.

Certo, per comprendere al meglio gli effetti del farmaco Ozempic e simili sono necessari dati a lungo termine e maggiori ricerche scientifiche, con una platea più ampia di persone. Un ostacolo importante è poi rappresentato dal prezzo, ancora molto alto per poter essere accessibile alla maggioranza delle persone: il farmaco può arrivare anche a costare 950 dollari.

Come tutti i farmaci in commercio, anche quelli di questa tipologia possono comportare effetti collaterali indesiderati. Quelli più comuni sono difficoltà gastrointestinali come nausea e vomito, ma anche c’è il rischio di contrarre infiammazioni del pancreas. In questo caso il trattamento viene immediatamente sospeso.

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