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Unioni civili: cosa sono?


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Credit: Maico Pereir
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 16:28

Vengono definiti “unioni civili” i rapporti di tipo affettivo a cui la legge riconosce attraverso uno specifico istituto giuridico uno status giuridico simile o analogo, per molti aspetti, a quello conferito dal matrimonio.

Il primo Stato a registrare le unioni civili delle coppie dello stesso sesso è stata la Danimarca, che già nel 1989 ha introdotto le register partnerskab.

In Italia la prima proposta di legge risale al 12 febbraio 1988, ma per molti anni tutti i tentativi sono andati a vuoto, nonostante il fatto che nel settembre 2003 il Parlamento europeo avesse approvato una risoluzione sui diritti umani in Europa (il cosiddetto “Rapporto Sylla sul rispetto dei diritti umani nell’Unione europea”) in cui si ribadiva la richiesta agli Stati membri di “abolire qualsiasi forma di discriminazione - legislativa o de facto - di cui sono ancora vittime gli omosessuali, in particolare in materia di diritto al matrimonio e all’adozione” e si “raccomanda[va] agli Stati membri di riconoscere, in generale, i rapporti non coniugali fra persone sia di sesso diverso che dello stesso sesso, conferendo gli stessi diritti riconosciuti ai rapporti coniugali, oltretutto adottando le disposizioni necessarie per consentire alle coppie di esercitare il diritto alla libera circolazione nell’Unione”.

La battaglia legislativa ha portato i suoi frutti solo nel 2016, con l’approvazione della Legge 20 maggio 2016, n. 76, chiamata anche “legge Cirinnà” dal nome della senatrice Monica Cirinnà, promotrice e prima firmataria. La legge prevede alcuni diritti e doveri analoghi da quelli del matrimonio ma ne esclude altri, come a esempio l’adozione (anche del figlio del partner, la cosiddetta stepchild adoption).

I Paesi europei che non riconoscono alcuna legislazione all’interno del proprio ordinamento per le coppie dello stesso sesso sono 18: Macedonia del Nord, Serbia, Lituania, Romania, Bulgaria, Albania, Polonia, Slovacchia, Armenia, Azerbaijian, Bosnia ed Erzegovina, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia, Turchia, Città del Vaticano e Ucraina.

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