Transfobia: che cos’è?
Con il termine “transfobia” si indica l’atteggiamento delle persone che hanno convinzioni negative profondamente radicate su cosa significhi essere transgender, non binari e non conformi al genere. Le loro convinzioni influenzano il modo in cui loro, il governo, le organizzazioni, i media e la società generalmente trattano le persone le cui identità non rientrano nei tipici ruoli di genere maschio/femmina.
La transfobia, infatti, si traduce in politiche che tolgono i diritti e la sicurezza a bambini, adolescenti e adulti trans e non binari. Ciò si traduce in discriminazione, molestie e talvolta violenza contro persone che non sono cisgender.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Ilga Europe, “il discorso pubblico sta diventando più polarizzato e violento, in particolare contro le persone trans” e “negli ultimi 12 mesi non c’è stato solo un forte aumento della violenza contro le persone Lgbtq+, ma anche della gravità di quella violenza. […] Un numero sempre maggiore di persone trans viene attaccato e ucciso, compresa l’uccisione di un migrante trans. […] Ci sono stati anche più suicidi segnalati, incluso quello di una giovane coppia in Armenia dopo aver subito molestie quando una foto di loro che si baciano è diventata virale, tre donne trans in Italia e una in Moldavia. Due dei tre lo erano adolescenti, appena 16 e 19 anni”.
Comportamenti transfobici possono essere anche l’invalidazione delle persone trans, il deadnaming e l’outing.