Ambiente

La prima ricerca per rinominare tutti gli uccelli del Sudafrica

Nato nel 2012, il progetto South African names for South African birds, condotto dalla associazione BirdLife South Africa, ha lo scopo di avvicinare gli Zulu al mondo ornitologico
Credit: Via instagram.com
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20 giugno 2023 Aggiornato alle 15:00

Una lista completa di tutti gli uccelli sudafricani è stata compilata e completata nella lingua isiZulu dopo circa un decennio di sforzi e ricerche. Il progetto è stato portato avanti dalla BirdLife South Africa, un’organizzazione che ha come obiettivo la conservazione dei volatili in Sudafrica. Era iniziato nel 2012 come un esercizio pilota di alcuni accademici della University of KwaZulu-Natal, per poi diventare successivamente un progetto nazionale intitolato South African names for South African birds (Sansab).

Lo scopo che ha guidato il progetto è stato quello di avvicinare gli Zulu al mondo degli uccelli, creando delle nuove opportunità per la tutela dei volatili, l’ornitologia, la preservazione degli habitat naturali e altri aspetti che riguardano l’ecosistema presente nel Paese africano. Per troppo tempo gli uccelli erano stati chiamati solo in inglese e nella lingua afrikaans dei Boeri, creando delle barriere e un’esclusione degli altri gruppi etnici.

Secondo Andrew de Bolcq, project manager di aviturismo presso la BirdLife South Africa, è importante rimuovere queste barriere e aumentare la consapevolezza sul mondo animale e sul birdwatching: «Uno degli obiettivi della BirdLife South Africa è aumentare la consapevolezza sulla diversità di uccelli in Sudafrica e anche aumentare il sostegno alla loro conservazione. C’è una barriera linguistica molto evidente… Fino a quando questo progetto non ha completato l’elenco per la lingua isiZulu, c’erano solo elenchi completi degli uccelli del Sudafrica in inglese e in afrikaans, il che ha rafforzato uno stereotipo ingiusto secondo cui gli uccelli erano una “cosa da bianchi”».

La prima fase della ricerca, dal 2012 al 2018, aveva coinvolto oltre 20 ricercatori e guide Zulu esperte di volatili, che avevano consultato le comunità e le leadership tribali per avere una mappatura aggiornata dei nomi per le diverse specie.

Nella seconda fase, dal 2021 al 2022, con l’istituzione a pieno regime del progetto Sansab, la ricerca è stata estesa a livello nazionale con il coinvolgimento di linguisti, birdwatcher, ornitologi e altre parti interessate. «Questo progetto per nominare gli uccelli nelle lingue locali è sorprendente. È il primo del suo genere per il Paese. Farne parte è stato un vero onore e una meravigliosa opportunità. Prendere decisioni per conto della mia gente è stata una grande responsabilità e abbiamo fatto del nostro meglio. Non avrei mai pensato di far parte di un progetto del genere», aveva dichiarato Themba Mthembu, una delle guide Zulu.

L’elenco dei nomi vernacolari isiZulu è stato completato per tutti gli 878 uccelli trovati in Sudafrica e presto verranno redatte delle nuove liste in altre lingue locali.

«La lingua e la cultura codificano ed esprimono il nostro significativo impegno con il mondo. Per una lingua come isiZulu, parlata da persone che hanno abitato la regione del Sudafrica per millenni, le parole possono contenere sia una profonda conoscenza del luogo che una potente connessione con gli antenati e la propria identità culturale. Credo che troppo spesso l’impegno globale per la conservazione del mondo naturale trascuri il ricco contesto culturale e linguistico delle persone che abitano i luoghi che attirano il nostro interesse. Trovo che questo sia stato particolarmente il caso delle organizzazioni globali per la tutela della biodiversità, che tendono a imporre uno standard scientifico occidentale nelle pratiche per proteggere, mantenere e ripristinare la diversità biologica», ha sottolineato la linguista Karen Park della University of Cambridge.

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