Ambiente

Splash! Vernici, cerotti e pellicola trasparente: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
Tempo di lettura 4 min lettura
13 giugno 2023 Aggiornato alle 15:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Vernici

Ogni tanto arriva il momento in cui bisogna dare una rinfrescata alle mura di casa e quindi imbiancare. Molte persone scelgono di dedicare a questa operazione qualche giornata, magari nel week-end, e spesso durante la bella stagione.

Ma le vernici utilizzate e avanzate che fine fanno? Innanzitutto conviene sempre ricordare che le pitture e i loro parenti, come gli smalti, sono rifiuti considerati inquinanti e pericolosi, in quanto potenzialmente tossici.

Dunque, quando i lavori domestici sono finiti e siamo sicuri che le vernici non servono più, occorre portare i materiali da buttare al centro di raccolta più vicino. È bene lasciare agli operatori anche il relativo contenitore - barattolo o latta che sia - soprattutto se non è possibile ripulirlo perfettamente, eliminando del tutto i residui.

Un’altra soluzione valida e possibile è consegnare la pittura avanzata ai colorifici e ai negozi analoghi, addetti anche al ritiro e allo smaltimento di queste sostanze.

Nel frattempo il gruppo di ricerca guidato dal fisico esperto di fotonica Debashis Chanda, della University of central Florida, ha messo a punto una vernice ecologica, sostenibile e senza pigmenti…ispirata alle farfalle.

Cerotti

Dal mondo dei farmaci arrivano due notizie che devono farci riflettere molto attentamente sull’importanza di un loro corretto smaltimento.

La spesa dei cittadini per le medicine cresce più o meno di un miliardo all’anno: secondo i dati del Sistema sanitario nazionale, infatti, nel 2021 gli italiani hanno destinato 19 miliardi di euro a questa categoria di prodotti, nel 2022 la somma ha raggiunto i 20 miliardi e quest’anno dovrebbe oltrepassare addirittura i 21.

Intanto linquinamento farmaceutico minaccia il Pianeta, mettendo a dura prova la fauna e l’ecosistema ambientale, con gravi rischi anche per la salute delle persone.

Viene da sé quindi che i medicinali vanno gettati nel modo giusto, rispettando i materiali che compongono la confezione e gli imballaggi. Per quelli che sono scaduti, nelle città sono distribuiti contenitori ad hoc, a esempio proprio presso le farmacie.

Dove finiscono i rimedi utilizzatissimi per le medicazioni, con i cerotti in prima linea? Come le mascherine, vanno gettati nel bidone della raccolta indifferenziata.

Pellicola trasparente

In cucina capita frequentemente di utilizzare la tradizionale pellicola trasparente, fatta essenzialmente di plastica. In generale sarebbe meglio non impiegarla in maniera eccessiva ma a volte non se ne può fare a meno.

D’altra parte può risultare particolarmente valida e pratica per proteggere alimenti da conservare in frigorifero, per avvolgere la merenda da portare a scuola o per proteggere la schiscetta con il pranzo per la pausa dell’indomani al lavoro.

In una guida, Legambiente è intervenuta sul tema così, mettendo la risposta giusta nero su bianco: “Le pellicole plastiche - pulite - possono essere conferite nella raccolta della plastica. Nel caso però in cui siano sporche o non facilmente lavabili vanno nel rifiuto indifferenziato”.

Leggi anche
Riciclo
di Francesco Carrubba 4 min lettura
Sostenibilità
di Francesco Carrubba 3 min lettura