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Arcigay: cosa significa?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ e formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Credit: Salytina
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 09:00

Arcigay. Il 2 novembre 1980 le cronache locali di Giarre riportavano la notizia del ritrovamento di due cadaveri abbracciati: si trattava di due giovani di quindici e venticinque anni, Antonino Galatola e Giorgio Agatino, morti per l’unica colpa di essere omosessuali. Secondo le prime ricostruzioni avevano chiesto a Toni, nipote tredicenne di uno dei due, di ucciderli, secondo altre indagini sarebbero invece state le loro famiglie. Non è mai stato individuato il colpevole.

L’omicidio dei due giovani “ziti” – la cui storia è raccontata nel film Stranizza d’amuri di Beppe Fiorello, uscito nel marzo 2023 – fu un momento di svolta per il movimento di liberazione omosessuale italiano. Un mese dopo il delitto, a Palermo nasceva ufficialmente all’interno della sezione “Diritti Civili” dell’Arci l’associazione Arci-gay (Associazione per la Liberazione Omosessuale), animata dal sacerdote omosessuale Marco Bisceglia, sospeso a divinis per aver celebrato l’unione di due omosessuali, con la collaborazione di un giovane obiettore di coscienza, Nichi Vendola.

L’atto costitutivo, datato 22 maggio 1981, elenca tra i compiti di Arci-gay quello di interagire con gli enti pubblici e privati e di organizzare iniziative di carattere culturale, ricreativo e di svago per i propri soci e per tutti quanti volessero prendervi parte: nasceva così, all’interno della sezione ricreativa della sinistra storica, l’associazione destinata a diventare uno degli assi portanti del movimento Lgbtqai+ in Italia.

In pochi mesi, infatti, Arci-gay si diffuse in tutta Italia e tre anni dopo, l’8 novembre 1984, la Presidenza Nazionale dell’Arci approvava all’unanimità la nascita dell’associazione nazionale omosessuale come struttura autonoma, che fu fondata ufficialmente durante un convegno tenutosi a Bologna il 2 e il 3 marzo dell’anno successivo.

Oggi, Arcigay è un’associazione di promozione sociale (Aps) e la principale associazione Lgbtqai+ italiana senza scopo di lucro e la più grande per numero di volontarǝ e attivistǝ su tutto il territorio nazionale attraverso 73 associazioni aderenti e comitati locali.

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