Futuro

Usa, stage Big Tech: un miraggio per gli studenti meno ricchi

I tirocini estivi nei grandi colossi dell’informatica ricevono ogni anno oltre 100.000 candidature. Ma il processo di selezione favorisce i ragazzi provenienti dalle università più prestigiose
Credit: Utas.edu.au.
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
18 aprile 2023 Aggiornato alle 12:00

Gli stage estivi di ingegneria informatica presso colossi come Amazon o Google arrivano a offrire 24.000 dollari, escluse le spese per l’affitto. La competizione però è chiaramente alle stelle, con oltre 100.000 domande per ciascuna posizione.

Lo racconta un lungo articolo del New York Times: il tipico processo di reclutamento presso aziende tecnologiche di alto profilo spesso consente un notevole vantaggio agli studenti provenienti dai migliori college di informatica e a quelli con certi “agganci” nel settore, proprio come le università private d’élite che reclutano dalle migliori scuole superiori e favoriscono i figli degli ex studenti.

«I meccanismi di privilegio sono perfettamente integrati nel sistema - ha raccontato Ruthe Farmer, fondatrice e amministratrice delegata di Last Mile Education Fund (organizzazione senza scopo di lucro che supporta gli studenti a basso reddito nei percorsi universitari scientifici e tecnologici) al quotidiano newyorkese - Agevola sistematicamente gli studenti che hanno più tempo libero da dedicare a progetti collaterali e allo studio per colloqui». Le pratiche di assunzione nella Silicon Valley, secondo lei, spesso confondono il privilegio con il potenziale degli studenti.

Il processo di selezione degli stagisti enfatizza e aggrava le disuguaglianze di lunga data nel reclutamento e nelle assunzioni nelle Big Tech. Quest’anno, licenziamenti e tagli alle principali aziende tecnologiche hanno avuto come diretta conseguenza quella di ridurre ulteriormente le opportunità di tirocinio, esacerbando le disparità socioeconomiche.

Il New York Times ha raccolto le testimonianze di quasi 300 persone, tra studenti, neolaureati e ingegneri del software, che hanno condiviso le loro esperienze in tema di colloqui, selezioni e stage nel settore, esperienze che più di uno ha definito come “brutali”, “ingiuste” o “scoraggianti”.

Per provare a competere, decine di studenti trascorrono ore e ore a compilare e inviare domande per più di 100 stage, esercitandosi per test di codifica o lavorando a progetti di codifica personali. Più della metà degli intervistati ha affermato di non aver mai ricevuto risposta dalle aziende presso le quali aveva fatto domanda.

Alcuni studenti di università pubbliche meno conosciute hanno affermato di avvertire un profondo svantaggio rispetto ai loro coetanei provenienti da college celebri nelle discipline informatiche come Stanford, Massachusetts Institute of Technology, Georgia Institute of Technology, University of California - Berkeley. Alcuni studenti hanno ammesso di aver lasciato il lavoro part-time o di aver trascurato lo studio solo per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca di stage tecnologici, senza poi ricevere alcuna offerta.

Aziende tecnologiche come Microsoft e Google dispongono, poi, di sistemi di referral interni attraverso i quali i dipendenti possono raccomandare dei candidati. Queste tacite indicazioni possono aiutare a distinguere determinati studenti (e in parte anche a districarsi) tra decine di migliaia di candidati. Ma gli studenti delle scuole meno conosciute, spesso in partenza, non hanno alcun contatto nel settore. Oltretutto raramente le grandi aziende tecnologiche rivelano i tassi di accettazione degli stagisti o pubblicano gli elenchi delle università da cui attingono il maggior numero di persone.

In una recente intervista rilasciata al New York Times, Vaishali Sabhahit, responsabile globale dei talenti universitari di Adobe, ha affermato che l’azienda in genere riceveva un numero di candidature che raggiungeva quota 100.000 per il suo programma di tirocinio estivo negli Stati Uniti e assumeva circa 600 stagisti. Quest’anno l’azienda ha avviato un programma di tirocinio separato in sicurezza informatica con la Bowie State University, college storicamente nero nel Maryland. Ma, altre Big Tech, come Apple, Microsoft o Meta hanno rifiutato di rispondere alle domande del quotidiano.

Qualcosa però si sta muovendo. Per cercare di uniformare le opportunità esistenti, Oracle, Microsoft, Google, Meta, Amazon e altre grandi aziende tecnologiche hanno istituito nel corso degli anni una serie di programmi introduttivi di tirocinio o tutoraggio per studenti universitari del primo e del secondo anno. Questi programmi hanno lo scopo di fornire ai giovani sottorappresentati nella tecnologia (tra cui studentesse, studenti neri, latini e a basso reddito) un’esperienza pratica, lavorando su progetti di ingegneria informatica.

Il programma Student Training in Engineering di Google è progettato per preparare gli studenti a tirocini professionali. Il programma ha ospitato lo scorso anno diverse centinaia di studenti provenienti da 143 università.

Per prepararsi ai colloqui esistono però delle alternative interessanti. Per esempio, molti studenti si esercitano su LeetCode, un sito di preparazione ai test gratuito che offre problemi di codifica e quesiti algoritmici, corredati da soluzioni dettagliate ed esplicative. La piattaforma offre anche alcuni servizi premium: per 35 dollari al mese, concede ai membri l’accesso a esercizi specifici che aziende come Amazon, Google e Microsoft hanno utilizzato in precedenza per valutare i candidati. Per mantenere aggiornate le domande, ha affermato il servizio di preparazione ai test, esamina regolarmente i membri che fanno richiesta per posizioni tecnologiche.

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