Economia

Superbonus 110%: anche 6 castelli in ristrutturazione

Proroga fino a settembre per usufruire dell’agevolazione. Intanto Enea ha pubblicato il rapporto mensile degli investimenti a detrazione fiscale: aumentano i cantieri delle unità unifamiliari (e spunta qualche fortezza)
Credit: Sam Loyd
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19 aprile 2023 Aggiornato alle 11:20

Continua frenetica la corsa verso le risorse garantite dal Superbonus 110%. A marzo è stato segnalato un aumento degli investimenti soprattutto nelle unità unifamiliari, le villette, dovuto al termine della misura fissato per il 31 marzo.

Tuttavia, lo scorso 5 aprile è stato approvato ufficialmente dal Senato il testo della legge di conversione del DL 11/2023, il decreto di cessione dei crediti fiscali derivanti dal Superbonus e da altri bonus edilizi, con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astensioni. Il Decreto presenta diverse novità. Una su tutte: la proroga fino al 30 settembre 2023: per gli interventi sugli edifici unifamiliari e le unità immobiliari con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti, il Superbonus rimarrà valido fino a questa data, per quanti abbiano già completato il 30% dei lavori complessivi.

Anche il termine di invio delle comunicazioni allAgenzia delle entrate sulla cessione dei crediti maturati nel 2022 viene spostato al 30 novembre 2023. Il rinvio delle comunicazioni sarà permesso solamente se la cessione è eseguita a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Per accedere alla proroga sarà necessario un versamento di 250 euro.

A che punto siamo con gli investimenti?

Enea, lAgenzia Nazionale Efficienza Energetica, ha pubblicato alla fine di marzo il rapporto mensile con i dati relativi al Superbonus, che fotografa la distribuzione degli interventi agevolati con la maxi detrazione.

Al 31 marzo 2023, il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 72,7 miliardi, riferito a un totale di 403.809 asseverazioni, vale a dire le certificazioni da parte di un professionista abilitato che attesta la presenza dei requisiti necessari per aver diritto allagevolazione fiscale.

Tuttavia, limporto totale degli investimenti per i lavori conclusi ammessi a detrazione si attesta intorno ai 58,053 miliardi, a differenza dei 53,18 miliardi segnalati a fine febbraio.

Le detrazioni maturate per i lavori conclusi a carico dello Stato a gennaio si fermavano ai 58,5 miliardi, mentre al 31 di marzo il loro importo è di 63,8 miliardi.

Il rapporto Enea mostra come, alla fine di marzo, siano stati realizzati circa il 79,8% dei cantieri: nello specifico, i cantieri condominiali rappresentano il 48,7% dellinvestimento totale, vale a dire 35,7 miliardi per un totale di 59.223 cantieri.

Allo stesso tempo, il 36,3% degli investimenti è affidato ai cantieri degli edifici unifamiliari, che sono allincirca 231.440 con un investimento pari a 27,1 miliardi. I cantieri per le ville sono il numero più alto.

Infine, i cantieri delle unità immobiliari indipendenti sono 113.140 per un investimento totale di 11,15 miliardi, rappresentando il 15% del totale.

Così, risultano conclusi (alla fine di marzo): il 71,6% dei cantieri condominiali, l’86,6% dei cantieri degli edifici unifamiliari e l’89,7% dei cantieri delle unità immobiliari indipendenti.

Tra i cantieri, anche 6 castelli

Enea inserisce nellelenco anche gli investimenti a detrazione fiscale riservati a 6 castelli accessibili al pubblico, poiché il dossier del Servizio Studi della Camera sul Superbonus riportava che non era possibile avvalersi dell’agevolazione per unità immobiliari residenziali, come abitazioni signorili, ville residenziali e castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici. Tra queste, solamente quelle aperte al pubblico potevano trarre vantaggio dalle agevolazioni.

L86,4% dei lavori sono stati già realizzati. Il totale degli investimenti indirizzati ai cantieri dei 6 edifici è di 1,689 milioni di euro, di cui 839.532 ammessi a detrazione.

Le 6 fortezze sono sparse per lItalia: un castello si trova nelle Marche e lì sono stati investiti 63.539,61 euro, tutti a detrazione, e i lavori sono fermi al 42,5% dellopera; in Lombardia, ne troviamo un altro: un edificio storico che è stato ristrutturato (87.720 euro).

Nonostante il numero di investimenti nei castelli risulti inferiore, basta guardare le cifre degli investimenti nelle unifamiliari per osservare come siano le persone che possiedono maggiori risorse a disposizione a usufruire dell’agevolazione. Il mese scorso, nel parere espresso dalla Corte dei Conti riguardo gli strumenti di incentivazione fiscale, veniva sottolineato che Lindiscriminato ‘libero accesso’ ai benefici, pur mitigato, per quanto riguarda il Superbonus delle unità unifamiliari, dalle limitazioni soggettive (reddito familiare) e oggettive (abitazione principale) introdotte dal 2023, favorisce comunque i proprietari più dotati di risorse (finanziarie, ma anche tecnico-professionali)”.

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