Economia

Superbonus: ci sono novità

Tra gli emendamenti approvati dalla Commissione Finanze della Camera: una banca-veicolo per smaltire i crediti incagliati, la Remissione in bonis da comunicare all’Agenzia delle Entrate, detrazione in 10 anni (invece di 4)
Credit: Kimson Doan
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30 marzo 2023 Aggiornato alle 11:20

La Commissione Finanze della Camera ha approvato diversi emendamenti relativi al Superbonus per risolvere alcune questioni rimaste in sospeso. Prima fra tutti, i crediti incagliati: in ballo ci sono famiglie e imprese che non riescono a cedere i crediti, generati dai bonus edilizi, poiché nessuno li vuole acquistare. Per risolvere il problema, il Governo intende creare una banca-veicolo che possa prendersi carico di questi crediti; un veicolo finanziario, privato, che possa acquistare e rivendere i crediti, così da ridare liquidità e sbloccare un sistema che sembra essersi arenato da diversi mesi.

È questa l’ipotesi pronta sul tavolo per tentare di smaltire i 19 miliardi di euro di crediti bloccati: «È in corso l’elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato», ha dichiarato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Questa soluzione ha già riscontrato dei pareri positivi, primo fra tutti Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X: «Noi siamo quasi pronti, è questione di poco». La società, infatti, metterà a disposizione una nuova piattaforma per l’acquisto dei crediti fiscali.

Come funziona il processo? Tutto parte dai condomìni che hanno fatto i lavori; i crediti passano poi alle imprese che eseguono i lavori stessi. Da qui, banche e imprese analizzano i pacchetti per acquistarli e, infine, subentra la banca-veicolo: questa compra i pacchetti dalle aziende o dalle banche, facendo da intermediario per le imprese o gli istituti finanziari che vogliono comprare i crediti, quindi a favore di terzi. Svolgerà, dunque, un doppio ruolo: prima acquista, e poi rivende.

Assume, quindi, la funzione di una vera e propria Società Veicolo (Special purpose vehicle): una società che ha come obiettivo unico l’acquisto di finanziamenti ceduti da banche o da altri finanziatori e che, poi, emette i titoli sul mercato, rendendoli negoziabili.

Questo processo prende il nome di “cartolarizzazione” (in inglese, securisation): si parla di cartolarizzazione del debito quando una o più attività finanziarie indivise o illiquide vengono trasformate in attività divise e vendibili, quindi in titoli obbligazionari, gli Asset Backed Securities, o Abs.

Volendo fare un esempio di cartolarizzazione, possiamo prendere in considerazione una banca che, tra le diverse attività, ha anche un certo numero di prestiti immobiliari. Se si vuole procedere alla cartolarizzazione, allora la banca cederà l’insieme dei suoi mutui a una Società Veicolo, la quale emetterà delle obbligazioni presso gli investitori, e poi utilizzerà il ricavato della vendita delle stesse obbligazioni per comprare i mutui.

Comunque, la sola banca-veicolo non basterà, e per questo il Ministro dell’Economia ha deciso di coinvolgere banche, Poste e assicurazioni.

Tra gli altri emendamenti, troviamo anche la proroga dal 30 giugno al 30 settembre 2023 del Superbonus 110% per le spese per le villette unifamiliari, se l’avanzamento dei lavori ha raggiunto almeno il 30% a settembre 2022.

Inoltre, chi non ha provveduto a concludere il contratto di cessione dei crediti del 2022 entro il 31 marzo, potrà avvalersi della Remissione in bonis, comunicandolo all’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre 2023 e pagando una sanzione di importo di 250€. Si mantengono, invece, cessione e sconto in fattura per gli istituti per le case popolari e per le zone colpite da eventi sismici e dall’alluvione delle Marche.

Emendamento anche per allungare i tempi (per i privati) della detrazione in 10 anni, invece di 4, usufruendo di rate maggiormente gestibili, ma sarà possibile solo attenendo la dichiarazione dei redditi riferita al 2023, quindi quella da presentare nel 2024. A questo proposito, sempre il Ministro dell’Economia Giorgetti ha dichiarato di essere «assolutamente favorevole al sistema delle detrazioni: 5, 10, anche 20 anni. Il principio è che non si debba passare necessariamente dal sistema della cessione che è fallito e che ha mandato in tilt il sistema delle banche».

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