Futuro

Ma cos’è davvero la ketamina?

Nata come farmaco anestetico, si sta trasformando nel tempo in un antidepressivo di cui si abusa e in una sostanza che crea dipendenza. E può diventare molto pericolosa
Credit: Roxy Aln

Sperimentata e utilizzata intorno agli anni ‘60 come anestetico per sedare persone e animali durante gli interventi chirurgici, negli anni ‘70 fuoriesce dall’ambito medico e inizia a circolare rapidamente in tutto il mondo. Adesso è divenuta estremamente popolare per i suoi effetti antidepressivi e allucinogeni: stiamo parlando della ketamina.

Questa sostanza, che ancora oggi è impiegata come sedativo in chirurgia, si somministra per via endovenosa, ha una consistenza molto simile all’acqua ed è stata inserita nella lista dei medicinali indispensabili per gli ospedali della World Health Organization.

Nel tempo però, dati i suoi effetti allucinogeni, la ketamina è diventata anche una droga per uso ricreativo e si può trovare sotto forma di polvere, cristalli o compresse che spesso vengono miscelate con altre sostanze come eroina o cocaina.

Quanto è facile accedere alla sostanza negli USA?

Nel 2020, subito dopo lo scoppio della pandemia, l’amministrazione federale americana , guidata allora dall’ex Presidente Donald Trump, ha reso più facile l’accesso alla telemedicina, consentendo ai medici di prescrivere farmaci e sostanze online. Il governo Biden ha continuato su questa strada e l’accesso alle medicine da casa, comprese quelle a base di ketamina, è diventato più semplice.

Come evidenzia il New York Times, dopo le nuove regole federali entrate in vigore nel 2019, i medici possono prescrivere la ketamina anche per curare ansia, depressione o disturbo da stress post-traumatico e molte start-up e aziende di telemedicina hanno iniziato a commercializzarla. Quell’anno la Food and Drug Administration aveva approvato lo spray Spravato a base di eskatemina, sostanza antidepressiva derivata della ketamina, e da un giorno all’altro migliaia di cittadini americani hanno avuto la strada spianata per accedere alla sostanza, senza particolari accortezze o cautele.

A dare misura del fenomeno, la storia del medico di famiglia Scott Smith che,  come riportato dal Washington Post, ha chiuso il suo studio in South Carolina nel 2020 per concentrarsi a tempo pieno sulla cura online delle persone con la ketamina. Negli ultimi tre anni ha trattato circa 3.000 pazienti in tutti gli Stati Uniti.

Quali sono gli effetti del suo utilizzo?

Secondo uno studio effettuato dallo psichiatra Sean Sassano-Higgins in collaborazione con numerosi esperti, la ketamina crea dipendenza e causa effetti negativi all’organismo, in particolare al tratto urinario. La gravità dei danni dipende dalla quantità del suo utilizzo e in caso di abuso le conseguenze potrebbero essere talmente gravi da richiedere anche l’intervento chirurgico alla vescica.

Come se non bastasse, la ketamina altera profondamente il cervello compromettendo la memoria e può deteriorare i processi cognitivi.

Come stanno i pazienti curati con la ketamina?

Per fare il punto della situazione e avere un approccio più empirico, il New York Times ha intervistato 40 pazienti che assumono regolarmente farmaci a base della sostanza.

Alcuni hanno descritto la ketamina come un salva vita, capace resettare il cervello. I loro raccontini parlano di sensazioni di piacere accompagnate da viaggi psichedelici al di fuori del mondo, come immersi in un altro universo.

Si tratta però di casi molto rari, per la maggior parte dei pazienti infatti, il trattamento con la ketamina ha causato grossi problemi. Molti individui sono stati costretti a utilizzare un catetere, soffrono di disturbi alla vescica e presentano gravi difficoltà a urinare.

Conseguenze dovute anche al fatto che la sostanza, dopo la sensazione di sballo iniziale, non porta più gli effetti sperati e le persone sono portate ad aumentato arbitrariamente le dosi, con tutti i rischi collegati.

Molti pazienti hanno riferito al quotidiano di non aver mai parlato con il proprio medico dei disturbi collegati all’utilizzo della ketamina, né tantomeno della dipendenza, che a un certo punto è diventata talmente forte da costringerli a non poter fare a meno della sostanza e a passare sopra a qualunque problema o dolore pur di avere una dose, compreso l’acquisto di scorte extra nel dark web.

A spaventare molti medici sono anche i problemi alla vescica e le numerose altre sintomatologie che provoca e per questo sempre più specialisti oggi sembrano cauti nel prescriverla ai loro pazienti e seguono quanto suggerito da alcuni psichiatri che hanno pubblicato rapporti che invitano alla prudenza.

Il punto della situazione

Anche se è vero che i farmaci a base di ketamina riescono a calmare rapidamente i sintomi della depressione, la ricerca sul mantenimento di questi miglioramenti è minima e ancora meno si sono studiati gli effetti collaterali.

I medici che trattano i pazienti online con la ketamina,  come fa notare il New York Times, minimizzano gli effetti della sostanza, sostenendo che se le dosi prescritte venissero rispettate i problemi sarebbero estremamente rari o inesistenti.

La letteratura scientifica in merito è però scarsa, così come gli studi scientifici. «Sono preoccupato per l’uso cronico della sostanza -  spiega al quotidiano statunitense Adam Howe, urologo dell’Albany Medical Center nello stato di New York, che conferma che  - se venisse utilizzata ogni giorno per anni e anni, probabilmente causerebbe dei danni alla vescica». Il suo utilizzo sembra creare un percorso preciso: prima si sovrastimano i benefici nella cura della depressione, poi i risultati cominciano a svanire e infine si riconoscono i danni che provoca.

Il futuro della ketamina

Non ci sono statistiche precise che forniscano una stima sul numero di persone che la utilizzano. Quello che è certo e che il mercato della ketamina ha creato  un giro di affari che nel 2027 potrebbe arrivare a raggiungere i sette miliardi di dollari e su cui start-up e big Pharma stanno puntando.

Inoltre, il suo utilizzo illegale come droga ricreativa sta aumentando vertiginosamente in tutta Europa e avviene quasi sempre in combinazione con altre sostanze, soprattutto alcol e altre droghe. La sostanza è stata infatti definita party drug ovvero droga da discoteca, proprio per il suo impiego maggiore nei locali notturni o in contesti di festa che aumentano notevolmente i rischi per la salute.

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