31 gennaio 2023. Il cambiamento climatico in 3 scatti
Tra i tanti fattori che determinano la crisi ambientale a cui stiamo assistendo, ci sono l’inquinamento da plastica, quello atmosferico e la perdita della biodiversità
Inquinamento da plastica. Nel 1950 il mondo produceva più di 2 milioni di tonnellate di plastica all'anno. Secondo un rapporto della rivista scientifica "Nature", circa 14 milioni di tonnellate di plastica si riversano negli oceani ogni anno, causando danni irreparabili ad interi habitat. Se non si interviene riducendone drasticamente il consumo, entro il 2040 crescerà fino a 29 milioni di tonnellate all’anno. (Vincent Kneefel)
Perdita di biodiversità. Un recente rapporto del Wwf ha rilevato che le popolazioni di mammiferi, pesci, uccelli, rettili e anfibi hanno registrato un calo complessivo medio del 68% dal 1970 al 2016. Più di 500 specie di animali sono sull’orlo dell’estinzione e rischiano di scomparire entro 20 anni. Gli scienziati sostengono che senza l’azione dell’uomo, un fenomeno di queste proporzioni si sarebbe compiuto in migliaia di anni. (Akhil Vinayak Menon)Inquinamento atmosferico. I dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) mostrano che ogni anno nel mondo muoiono da 4,2 a 7 milioni di persone a causa dell’inquinamento atmosferico e che 9 persone su 10 respirano quotidianamente aria che contiene alti livelli di sostanze inquinanti. (Mudassir Hossain)
