Economia

Bonus professionisti da 200 e 150 euro: chi lo richiede di più?

Avvocati, notai, giornalisti e non solo. Sono oltre 450.000 i lavoratori “ordinistici” che hanno fatto domanda per ricevere l’indennità anti inflazione
Credit: Vincent Garnier/Unsplash
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14 ottobre 2022 Aggiornato alle 17:00

Il Bonus 200 euro, anche detto indennità una-tantum anti inflazione, è istituito dal Decreto Legge 50/22 Articolo 31, in vigore dal 18 maggio 2022.

Questa indennità nasce come sostegno economico per far fronte all’aumento dei prezzi ed è finanziata da 600 milioni di euro, di cui 95,6 milioni riservati alle Casse professionali.

A beneficiare di tale contributo sono i professionisti ordinistici iscritti alle Casse e i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alla gestione separata Inps: ciascuno di essi deve possedere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Ad agosto, è stata introdotta un’estensione del Decreto a ulteriori categorie di lavoro: ai lavoratori con rapporto di lavoro in essere nel mese di luglio 2022, ai soggetti beneficiari di trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili ed, infine, ai collaboratori sportivi.

A riguardo l’Inps ha pubblicato la Circolare n°111 del 7 ottobre 2022, dove spiega che, a ottobre, tale indennità verrà riconosciuta ai lavoratori in essere nel mese di luglio, vale a dire ai lavoratori dipendenti che nel primo semestre dell’anno 2022 non hanno beneficiato dell’esonero dei contributi previdenziali previsti poiché interessati da eventi coperti figurativamente dall’Inps, come per esempio malattia, maternità o cassa integrazione.

A tale indennità va ad aggiungersi il Bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti Ter (Dl 144/2022). Quest’ultimo è stanziato da un fondo di 412 milioni di euro ed è destinato a professionisti e lavoratori che possiedono un reddito annuo lordo fino a 20.000 euro.

Il nuovo bonus si somma al precedente: per i lavoratori che presentano un Isee fino a 20.000 euro sono a disposizione entrambi, ottenendo un importo complessivo pari a 350 euro.

Il denaro messo a disposizione è circa un miliardo: 600 milioni per il bonus di 200 euro (di cui 95,6 riservati ai liberi professionisti) e altri 412 milioni per i 150 euro (senza quote riservate).

Dall’apertura delle iscrizioni al 3 ottobre, le statistiche riportano che sono 234.000 le domande arrivate per il Bonus 200 alle Casse di previdenza di categoria, di cui 147.596 anche per il Bonus 150.

Aggiungendo le 217.874 domande presentate all’Inps dai professionisti iscritti alla gestione separata, osserviamo un totale di circa 450.000 domande.

Le maggiori richieste arrivano alla Cassa Forense (Cassa di previdenza per avvocati ) con oltre 75.000 domande, seguita da Inarcassa (Cassa di previdenza per ingegneri e architetti) con più di 44.000 domande.

Il minor numero arriva invece alle Casse dei farmacisti e dei notai. Inoltre, è interessante osservare, come delle richieste totali inviate alle Casse più della metà (147.596) giungono da lavoratori con un reddito fino a 20.000 euro.

Le stime ipotizzate, in un primo momento, dalle Casse erano intorno alle 450.000 domande e quindi lontane dalle attuali 234.000 domande effettuate agli enti.

Tali ipotesi nascono dalle valutazioni basate sui redditi del 2020, mentre i Bonus sono legati al reddito 2021; infatti, questi risultati potrebbero essere indice del fatto che alcune situazioni sono migliorate rispetto all’anno precedente. Per esempio, i consulenti del lavoro nel 2021 hanno registrato un +10% di incremento sia del volume d’affari che del reddito medio, pertanto il loro numero di richieste al Bonus è tra i più bassi.

In questi giorni sono avvenute le prime verifiche dei requisiti, in ordine cronologico, e i primi pagamenti partiranno questa settimana.

Dei 95,6 milioni destinati alle Casse per l’indennità una-tantum, solo 46.861,8 milioni sono, per il momento, riservati alle rispettive richieste, ossia meno della metà.

Viste le considerazioni, pagate queste prime richieste, fino al 30 novembre resta ancora una grande somma di denaro che può essere indirizzata a coloro che la richiedano.

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