Ambiente

Una catastrofe ecologica attraversa l’Oder

Il corso d’acqua - che attraversa la Repubblica Ceca, la Germania e la Polonia per sfociare nel Baltico - ha registrato una grave moria di pesci. Causa: sversamento di rifiuti chimici
Credit: EPA/Marcin Bielecki POLAND OUT
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26 agosto 2022 Aggiornato alle 07:00

Una catastrofe ecologica si è verificata nel fiume Oder dell’Europa centrale, che attraversa la Repubblica Ceca, la Germania e la Polonia, per poi sfociare nel Mar Baltico.

Verso la fine di luglio diversi pescatori e cittadini hanno iniziato a osservare una massiccia moria di pesci sul lato polacco che progressivamente si è estesa lungo il fiume determinando la morte di decine di tonnellate di pesce. «Siamo sul lato tedesco e abbiamo ovunque pesci morti. Sono profondamente scioccato… Ho la sensazione di vedere decenni di impegno andare in rovina. È solo la punta dell’iceberg», ha dichiarato Michael Tautenhahn, vice responsabile del Lower Oder Valley National Park.

Il disastro ecologico ha subito scatenato molteplici accuse da parte delle autorità tedesche nei confronti della Polonia, che ha mostrato notevoli ritardi nell’agire concretamente per arginare il problema: «Va detto che la catena di report fra il lato polacco e quello tedesco non ha funzionato in questo caso», ha denunciato Axel Vogel, ministro dell’ambiente dello stato tedesco del Brandeburgo.

Per giorni le cause del disastro sono state un assoluto mistero, con continue analisi delle acque e il sospetto iniziale di una presenza di elevate quantità di mercurio o pesticidi. Una tesi rigettata duramente dal governo polacco, che ha intimato di non diffondere notizie false.

Con il proseguire delle indagini la principale causa del disastro sembra essere una tossina prodotta dalle “alghe dorate”, denominate scientificamente Prymnesium parvum, che si sarebbero diffuse esponenzialmente nel fiume. Secondo i ricercatori dell’Igb - Leibniz-Institute of Freshwater Ecology and Inland Fisheries - la diffusione sarebbe causata dalle attività umane: «Non è un fenomeno naturale, ma definitivamente un problema causato dall’uomo» e il ricercatore Tobias Goldhammer ha aggiunto: «Se altri pericoli come la fioritura di alghe tossiche e le contaminazioni chimiche sono aggiunte all’inquinamento esistente, tutto questo potrebbe presto distruggere l’intero ecosistema fluviale».

Ulteriori elementi che hanno contribuito alla contaminazione derivano dalla crisi climatica-ambientale, come la siccità e le alte temperature, che hanno alzato la salinità del fiume: «Queste specie di alghe richiedono un rialzo del livello di salinità che non si verifica in maniera naturale nel tratto interessato dell’Oder», ha spiegato il ricercatore Jan Köhler dell’Igb.

Di fronte a queste nuove evidenze, e forti pressioni da parte dell’opinione pubblica, il governo polacco ha iniziato ad ammettere il disastro in corso tramite il primo ministro Mateusz Morawiecki: «Un grosso quantitativo di rifiuti chimici è stato probabilmente versato nell’Oder senza avere una piena consapevolezza dei rischi e delle conseguenze. Non lasceremo correre la cosa. Non ci fermeremo fino a quando i colpevoli non saranno puniti severamente».

Il disastro ecologico potrebbe intaccare l’ecosistema per innumerevoli anni nonostante le misure di contenimento in atto, vista anche la presenza di 300 punti illegali di scarico di materiale tossico lungo il fiume.

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