Ambiente

Come affrontare l’estate in modo (più) sostenibile

Scongiurare l’impiego di acqua per scopi extra-domestici in determinate fasce orarie e investire nelle rinnovabili. Queste azioni rappresentano una vittoria per noi. E per l’ambiente
Credit: Kier In Sight/unsplash
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15 luglio 2022 Aggiornato alle 09:00

“Estate”. Il caldo mediterraneo che ogni anno attira in Italia migliaia di turisti ansiosi di godersi le proprie Vacanze Romane, cela in realtà una problematica assai più rilevante.

In concomitanza con una crescita esponenziale della richiesta energetica stiamo assistendo anche all’avanzare della crisi che si annovera tra le tante conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa ha dichiarato: «La guerra in Ucraina ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. Pesa anche la fiducia che è diminuita, dei consumatori e degli investitori. La stessa fiducia che era molto viva all’inizio dell’anno. Non solo per l’inflazione ma anche per la situazione bellica. Le imprese vedono un futuro meno positivo».

L’elevata richiesta energetica si trova a essere una vera spina nel fianco per l’economia italiana. Ogni anno, durante i mesi estivi, i consumi domestici aumentano, ma mai come in questo 2022 avevamo davvero toccato con mano cosa questo significasse.

Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica, ha sottolineato: «O si fanno nuove turbine eoliche e parchi solari nei quartieri italiani oppure l’alternativa è sbarazzarsi dell’auto, dell’aria condizionata, del telefono cellulare e di Internet».

Parole forti, che hanno sicuramente sollevato numerose polemiche. Ma in questo caso, non ci si ferma solamente alle semplici asserzioni: molte regioni non si sono affatto lasciate sopraffare da questa complessa situazione, anzi. Sono già prontamente scattate in vari comuni della Brianza (come a esempio a Monza, Lissone e Concorezzo) numerose ordinanze volte a tentare di arginare il peggioramento delle circostanze già di per sé critiche.

A Vimercate per esempio, da lunedì 11 luglio fino a giovedì 15 settembre sarà vietato utilizzare di giorno, dalle 7 alle 22, l’acqua potabile per gli usi extradomestici. Non sarà più possibile usarla per innaffiare piante e giardini o per tutti gli altri utilizzi non indispensabili oppure strettamente legati all’atto di “bere acqua”, igienico-sanitari o domestici.

In tutta Italia, i cittadini sono invitati a mettere in atto comportamenti volti a evitare eventuali sprechi, sia idrici che elettrici, utilizzando in casa dispositivi per il risparmio dell’acqua, evitando di usare lavatrice o lavastoviglie con poco carico oppure utilizzando la stessa acqua avanzata in cucina proprio per irrigare le piante.

È prevista una sanzione amministrativa che va dai 50 ai 500 euro in caso di mancato rispetto delle sovra-citate misure. Il controllo è effettuato a opera della Polizia locale e dell’Arma dei Carabinieri.

Il sindaco di Arcore Maurizio Bono ha invece scelto di adottare un profilo estremamente rigoroso vietando in toto l’utilizzo extradomestico di acqua tramite un’ordinanza attuata nel clima dello stato di crisi attualmente dichiarato dalla Regione per l’intero territorio della Lombardia a causa della grave situazione di penuria elettrica e idrica.

Probabilmente ci vorrà del tempo per poterlo effettivamente osservare, ma ognuno di questi piccoli passi verso una riconversione ecologica più ragionevole rappresenta una vittoria, e sicuramente un monito, che come una croce, la generazione che vive questo momento storico porterà con sé, fino a quando non riusciremo ad attuare su tutto il territorio misure più sostenibili e funzionali sul lungo periodo.

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