L’Oklahoma dichiara “estinto” l’aborto
Negli Stati Uniti il diritto all’aborto ha un futuro incerto: non sappiamo ancora come la Corte Suprema si esprimerà riguardo alla revoca della Roe v. Wade. Ma intanto il governatore dell’Oklahoma, il repubblicano Kevin Stitt, ha firmato il disegno di legge più restrittivo sul tema dell’aborto di tutto il Paese.
La nuova legge vieta l’interruzione di gravidanza fin dalla fase della fecondazione e consente aə cittadinə di citare in giudizio tuttə coloro che consapevolmente inducano o pratichino l’aborto.
Le uniche eccezioni previste sono per i casi di emergenze mediche o per incesto, stupro o aggressioni sessuali se denunciate alle forze dell’ordine. La nuova legge è entrata immediatamente in vigore.
Come riporta la Cnn, «secondo il disegno di legge, l’aborto non include l’utilizzo, la prescrizione, la somministrazione, l’acquisto o la vendita di pillole del giorno dopo o di qualsiasi altro tipo di contraccezione», anche di emergenza.
«Ho promesso ai cittadini dell’Oklahoma che come governatore avrei firmato ogni proposta di legge pro life che fosse giunta alla mia scrivania e sono fiero di aver mantenuto questa promessa oggi», ha affermato Stitt in una nota.
Già lo scorso settembre aveva scritto un pensiero simile sul proprio profilo Twitter: «È un onore essere il governatore più favorevole alla vita del Paese e mi impegnerò sempre per proteggere la vita dei bambini non ancora nati».
In una nota diffusa ieri, dopo la firma finale, il Center for Reproductive Rights ha condannato la legge, sottolineando come «L’Oklahoma è ora l’unico Stato degli Usa che è riuscito a vietare con successo il diritto all’aborto mentre la Roe v. Wade è ancora in piedi».
«Una coalizione dei fornitori di aborto dell’Oklahoma e un’organizzazione sulla giustizia riproduttiva sfideranno immediatamente il divieto e cercheranno di bloccarlo in tribunale», continua la dichiarazione.
Prima dell’approvazione di questa legge, lo Stato rientrava tra le destinazioni delle donne texane alla ricerca dell’aborto (in Texas è legale fino alla sesta settimana). Ma ora ci si chiede: che l’Oklahoma abbia anticipato il possibile verdetto finale della Corte Suprema?