Ambiente

Pioggia letale: dal Brasile al Texas il bilancio delle vittime continua a crescere

Dopo mesi di ondate di calore e temperature record, oggi sono le inondazioni a preoccupare: nell’ultimo mese, sott’acqua Dubai, Oman, Pakistan, Cina, Kenya, Tanzania e aree del Sudamerica. E in Asia arrivano i monsoni
Credit: Claudia Martini/Xinhua via ZUMA Press
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6 maggio 2024 Aggiornato alle 17:00

Una pioggia sempre più letale. a esclusione di aprile, in attesa di dati, gli ultimi dieci mesi sono stati fra i più caldi di sempre, con record di temperature battuti in ogni parte del mondo.

L’acqua degli oceani è risultata più calda e il mix drammatico fra gli impatti della crisi del clima e la presenza del fenomeno naturale di El Niño (che ora si sta esaurendo) hanno portato alla “tempesta” perfetta.

Tra energia accumulata e collegata a mari caldissimi, tra temperature elevate e continue ondate di calore, questa primavera stiamo assistendo in tutto il mondo a piogge sempre più intense e impattanti, come è nel dna della crisi del clima.

Dopo le alluvioni che hanno sommerso Dubai e Oman, dopo le migliaia di sfollati in Cina e dopo l’“aprile più piovoso dal 1961” in Pakistan, che ha causato la morte di 144 persone, in un contesto dove è caduto il doppio della pioggia media che solitamente viene giù ad aprile, oggi le condizioni di allarme rosso riguardano il Brasile, il Texas e l’Africa dell’est.

In Texas, in un area che ha interessato quasi 8 milioni di persone, le inondazioni nelle scorse ore hanno portato alla morte di un bambino e costretto migliaia di persone a evacuare.

Nel Brasile dove è crollata una diga idroelettrica nello stato di Rio Grande do Sul, nel frattempo il bilancio delle vittime è salito a quasi ottanta persone e si contano un centinaio di dispersi e almeno 80.000 sfollati a causa dei livelli record di acqua.

Quasi due terzi dell’intero Stato sono sott’acqua, ma a preoccupare ora sono le frane e la mancanza di infrastrutture (ponti crollati, strade distrutte) oltre all’interruzione di corrente e acqua potabile. La cifra diffusa dalla Protezione civile brasiliana è drammatica: si stima un milione di persone senza più accesso all’acqua potabile.

Come ha detto anche il presidente brasiliano Lula, “mai prima nella storia del Brasile c’era stata una tale quantità di pioggia in un unico luogo”.

Questi fenomeni “mai visti prima”, secondo gli esperti del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), non sono un caso: il fatto di venire da dieci mesi così incredibilmente caldi ha portato a una sempre maggiore evaporazione degli oceani (bollenti) e in un contesto di una atmosfera più calda quando arrivano le piogge i fenomeni meteo sono sempre più intensi, con effetti che spesso ci lasciano impreparati.

“Sembrava un film dell’orrore”, ha detto all’Associated press una donna brasiliana descrivendo quanto accaduto a causa delle inondazioni nello Stato in cui vive.

Gli stessi scienziati, parlando di quanto accaduto nel Rio Grande do Sul e ricordando che quest’area si trova in una zona già soggetta a periodi più umidi alternati a quelli di grande siccità, hanno specificato che i modelli meteo si sono intensificati a causa della crisi climatica provocata dall’uomo.

Mentre il Kenya e la Tanzania stanno facendo i conti con terribili inondazioni che hanno portato a oltre 350 morti e centinaia di migliaia di sfollati, l’Organizzazione meteorologica mondiale è preoccupata anche per quanto potrebbe accadere a breve, con l’inizio a giugno della stagione dei monsoni che interesserà una larga fascia dell’Asia.

Secondo il South Asia Climate Outlook Forum precipitazioni ben superiori alla norma sono molto probabili durante la stagione dei monsoni che colpiranno l’Asia del sud-ovest in questo 2024.

Questo, in un Asia abituata alla stagione monsonica, da una parte potrebbe scongiurare le condizioni legate a precipitazioni inferiori alla norma che si sono registrate nelle stagione del 2023 e dove a pagare il conto è stata anche l’agricoltura, ma dall’altra potrebbe impattare profondamente sulla vita delle persone, causando stragi simili - se non ci si farà trovare pronti - a quelle di quest’ultimo mese in tutto il mondo.

Anche per questo, scrive l’Omm, “le informazioni anticipate sul probabile andamento dei monsoni sono alla base della pianificazione e del processo decisionale in settori sensibili al clima come l’agricoltura e informano le strategie di salute pubblica e di gestione del rischio”.

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