Ambiente

Missione Ambiente: il viaggio alla scoperta della sostenibilità arriva a Modena

Prosegue il progetto con Tim e Erg sull’educazione ambientale nelle scuole. Questa mattina, gli esperti hanno incontrato i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Cattaneo-Deledda
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10 aprile 2024 Aggiornato alle 15:00

Dopo il successo degli incontri a Foggia, Catania, Catanzaro, Cagliari e Arezzo, oggi Missione Ambiente arriva all’Istituto Cattaneo-Deledda di Modena.

L’iniziativa, promossa da Tim e Erg, coinvolge dieci città italiane e ha l’obiettivo di coinvolgere le scuole superiori di secondo grado in un’iniziativa all’insegna della sostenibilità ambientale.

In altre parole, Missione Ambiente si propone di accompagnare le nuove generazioni in un percorso educativo incentrato sulla transizione ecologica e sugli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, mettendo al centro le curiosità degli studenti e delle studentesse.

Un viaggio che oggi segna la sua sesta tappa e arriva in Emilia-Romagna, una terra molto sensibile al tema dell’ambiente, vista anche la grave alluvione che ha colpito la regione lo scorso maggio, portando all’esondazione dei fiumi Secchia, Panaro e Tiepido proprio nella provincia modenese.

L’incontro di questa mattina si è aperto con le parole di Alessandra Zoppello, dirigente scolastico del Cattaneo-Deledda, che ha sottolineato l’importanza per le classi dell’Istituto Professionale Cattaneo-Deledda di ospitare dei professionisti. «È fondamentale per noi avere con noi delle persone che possono crearci un collegamento tra la scuola e del mondo del lavoro».

Ad aprire le danze la direttrice de La Svolta, Cristina Sivieri Tagliabue, che introduce ai ragazzi la realtà del giornale, media partner del progetto, e chiede direttamente ai ragazzi alle ragazze quale sia il loro rapporto con il giornalismo, introducendo anche il primo ospite di oggi.

«Che cos’è, per voi, la sostenibilità?». Così esordisce Gianluca Gramegna, responsabile della sostenibilità e Esg di Erg, rivolgendosi in prima persona all’aula.

A rompere il ghiaccio due alunni: «Raccolta differenziata», risponde un ragazzo. «Tutte quelle azioni per preservare l’ambiente», aggiunge una ragazza. Gli spunti raccolti permettono a Gramegna di introdurre i Sustainable Development Goals, i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 che si occupano proprio di promuovere i tre pilastri della sostenibilità ambientale, sociale e economica.

«Tim e Erg si occupano proprio di questo - prosegue Gramegna - di darsi degli obiettivi sulla sostenibilità», spiegando ai partecipanti che il motivo del coinvolgimento dell’azienda in Missione Ambiente è quello di trasferire la cultura della sostenibilità alle nuove generazioni.

Ma quali sono gli obiettivi di sostenibilità che Erg, società che oggi opera nelle energie rinnovabili, si è data? «Il nostro obiettivo di sostenibilità è diventata parte integrante del nostro piano industriale di sviluppo, ed è quello di fornire supporto alle organizzazioni no-profit, che lavorano del terzo settore, e che danno una mano alle persone per garantire l’educazione, l’accesso ai beni essenziali, e alle risorse», risponde Gramegna, portando come esempio la partnership tra Erg e Sant’Egidio, una Ong con cui l’azienda collabora per assicurare il diritto alla salute in alcuni paesi dell’Africa.

La parola passa poi ad Anna Bracco, anche lei dipendente di Erg, e che si occupa di Media e Comunicazioni nell’ambito del progetto Learning.

Bracco racconta agli studenti del Cattaneo-Deledda quanto sia importante essere educatori oggi, anche nell’ambito della sostenibilità. «Educazione e sostenibilità vanno di pari passo - afferma Bracco - Qualsiasi lavoro che facciamo può essere calato nel mondo della sostenibilità», aggiunge. E spiega poi agli studenti e alle studentesse l’innovazione portata dal bilancio di sostenibilità, uno strumento che consente alle aziende di rendicontare le proprie attività legate al rispetto dei criteri Esg, obiettivi ambientali, sociali e di governance. «In poche parole, il bilancio di sostenibilità si occupa si progetti di tenere traccia di tutto ciò che una data azienda fa in ambito di sostenibilità».

A questo punto interviene nuovamente Cristina Sivieri Tagliabue, che si rivolge alle classi per fare una domanda sul consumo pro-capite. «Cosa inquina di più in assoluto tra le attività che svolgete nella vostra quotidianità?». Plastica, vestiti, energia, allevamenti, queste alcune delle risposte fornite dagli studenti emiliani.

E allora tocca proprio alla direttrice dare ai ragazzi la notizia: è la nostra alimentazione l’attività di tutti i giorni da cui dipende la maggior parte dei nostri consumi. «Mangiare la carne è l’azione individuale che ci fa consumare di più. Pensate che mangiare un hamburger richiede enormi quantità d’acqua, a cui va aggiunto l’impatto ambientale e le emissioni legate alla produzione del cibo».

La parola passa poi ad Andrea Ferrazzi di Tim, senatore della Repubblica che ha partecipato alla redazione degli emendamenti degli articoli 9 e 41 della Costituzione.

Ferrazzi comincia il suo intervento ricordando all’aula l’importanza, ancora oggi, di conoscere e leggere questo testo. «La Costituzione contiene le regole di base di convivenza, e sono vincolanti per tutti e tutte», aggiunge.

E poi racconta della portata straordinaria apportata dalla riforma costituzionale del 2022. «Negli anni quaranta il dibattito sul cambiamento climatico era per gran parte assente, e nessuno dei padri costituenti si era posto il problema dell’ambiente e delle risorse naturali», esordisce Ferrazzi.

Per questo motivo, spiega Ferrazzi, l’inclusione della tutela ambientale nel testo, ai sensi dell’articolo 9, è un passo avanti significativo. «Grazie a questa riforma, oggi nel testo costituzionale è presente la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, oltre alla promozione della ricerca scientifica, alla tutela del nostro paesaggio e del patrimonio artistico culturale».

In riferimento all’articolo 41, invece, alla formulazione originale è stato aggiunto che l’iniziativa economica privata, oltre a essere libera, non può recare danno alla salute e all’ambiente. «Oggi abbiamo un nuovo strumento per far sì che lo sviluppo economico tenga conto della finitezza delle risorse, che sia uno sviluppo sostenibile», prosegue.

Ferrazzi fa poi un cenno alla sentenza storica arrivata nella giornata di ieri dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, sottolineando quanto sia importante che ciascuno Stato rispetti le leggi nazionali ed europee e che sia chiamato, di conseguenza, a rispondere delle proprie (in)azioni in materia di ambiente e clima.

Al termine dell’incontro, la direttrice ha raccolto le testimonianze degli studenti e delle studentesse del Cattaneo-Deledda, chiedendo loro delle impressioni a caldo sulla lezione appena conclusa.

Nina Venturi ha apprezzato molto che sulla sostenibilità venga posta sempre più attenzione, e si è detta «colpita che l’ambiente sia entrato in Costituzione». Elisa Mucia ha detto di essere rimasta «impressionata da quanto mangiare carne abbia un impatto diretto sui consumi di acqua che usiamo anche per fare la doccia».

Alessia Catapano ha infine aggiunto un commento sulla democrazia, e sull’importanza di informarsi in vista delle prossime elezioni: «credo sia fondamentale informarsi sui programmi che contengono azioni sull’ambiente perché questo è un tema che ci riguarda tutti».

Prossimo appuntamento il 18 Aprile, destinazione Ascoli, quando Missione Ambiente incontrerà i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Superiore Fermi Sacconi Ceci.

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