Ambiente

Missione Ambiente arriva a Foggia

Il progetto di Tim ed Erg porta nelle scuole secondarie di 10 città italiane i temi della tutela ambientale e della transizione ecologica. Ieri a Benevento, oggi nella provincia pugliese
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25 gennaio 2024 Aggiornato alle 14:00

Il viaggio di Missione Ambiente. Generazioni a scuola di sostenibilità prosegue e oggi, 25 gennaio, fa tappa all’Istituto tecnico tecnologico Altamura - Da Vinci di Foggia.

Missione ambiente è il progetto di Tim e Erg per portare i temi riguardanti l’ambiente, la sostenibilità e la transizione ecologica nelle scuole secondarie di secondo grado di 10 città italiane.

Elis, no-profit attiva nell’ambito dell’educazione e della formazione professionale, è partner organizzativo del progetto, mentre La Svolta è media partner.

L’incontro degli studenti di Foggia con Tim e Erg

Il progetto di Tim e Erg arriva a Foggia in un momento particolare per la città e più in generale per gli agricoltori che lavorano nei territori nei pressi di Foggia, che stanno protestando a causa dell’incremento dei costi di gasolio ed elettricità, quindi dei costi di produzione. Gli agricoltori hanno bloccato alcune strade e occupato spazi con i loro trattori per chiedere che vengano applicate le regole contro le pratiche sleali, il taglio delle accise e che venga regolarizzato il lavoro delle persone migranti, spesso sfruttate dai cosiddetti caporali.

Circa un centinaio di studenti hanno preso posto intorno alle 8:30 del mattino in un’aula dell’istituto arredata con i noti banchi singoli con le ruote, che erano stati voluti dall’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. I banchi di plastica colorata erano stati acquistati anche per garantire il distanziamento fisico tra gli studenti e le studentesse delle scuole dopo la pandemia di coronavirus, oggi sono utilizzati raramente nelle aule scolastiche dedicate alle lezioni frontali.

Anche oggi, come ieri nell’Istituto tecnico industriale G.B. Bosco Lucarelli di Benevento, si registra l’assenza di studentesse, che prediligono altri percorsi formativi spinte probabilmente anche da un retaggio culturale e sociale di stampo maschilista ancora molto forte.

L’incontro è stato aperto dalla sindaca di Foggia, Maria Aida Tatiana Episcopo, che ha ricordato agli studenti l’importanza dell’impegno nello studio ma anche quella di entrare in contatto con le aziende e di conoscere le diverse prospettive lavorative che ci sono. A differenza di quanto registrato finora dal progetto Missione ambiente nelle scuole a indirizzo tecnico, la Giunta del comune di Foggia è equilibrata dal punto di vista della rappresentazione di genere: conta 5 assessori e 4 assessore, più la sindaca.

«Qualcuno sa cosa vuol dire Esg?», è stata la prima domanda che Cristina Sivieri Tagliabue, direttrice di La Svolta, ha rivolto agli studenti.

Per spiegare il significato di questo acronimo - che sta per Environmental, Social, Governance - è intervenuta Anna Ingotti, che lavora nel settore Esg di Erg.

Ingotti ha parlato del processo di trasformazione, dall’investimento nelle fonti fossili a quelle rinnovabili, che Erg ha avviato a partire dal 2006 e di come è stato possibile realizzarlo. «Per esempio, Erg in questi anni ha dovuto assumere molti esperti di sostenibilità ambientale», ha detto Ingotti.

Quando un’azienda decide di ridurre il proprio impatto ambientale e di investire nell’energia rinnovabile dovrà tenere conto di una serie di fattori diversi e non solo del rendimento dell’azienda in termini economici, ha continuato a spiegare Ingotti: «Erg, per esempio, produce ogni anno una Dichiarazione non finanziaria», cioè un documento in cui vengono riportate le strategie adottate e i risultati raggiunti dall’azienda nell’ambito della sostenibilità ambientale e dell’impatto sociale ed etico.

Alessandro De Vita, Permitting manager di Erg, ha spostato la discussione sugli aspetti più tecnici che riguardano la circular economy, la costruzione dei parchi eolici e il funzionamento degli stessi. Tutti ambiti in cui Erg è attiva da tempo.

La conversazione con Andrea Ferrazzi, Manager per la sostenibilità di Tim ed ex Senatore della Repubblica, è iniziata dal racconto della riforma costituzionale del 2022, quando l’ambiente e la sua tutela “nell’interesse delle future generazioni” sono entrati per la prima volta negli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana.

Nella provincia di Foggia si concentrano numerosi impianti eolici e la Puglia detiene infatti un primato nazionale nella produzione di energia eolica. Anche in questo caso, come accaduto ieri a Benevento, gli studenti hanno fatto emergere il tema della tutela del paesaggio: secondo alcuni, la presenza di turbine eoliche su territori molto estesi deturperebbe il paesaggio. Ne è nato un confronto molto disteso con Ferrazzi, che si è detto d’accordo con gli studenti sul fatto che il paesaggio sia certamente un valore da tenere in considerazione e da tutelare, ma che negli ambienti decisionali in tema di sostenibilità si tende a privilegiare la tutela ambientale anche nell’interesse della salute delle persone: il cambiamento climatico e l’inquinamento hanno un impatto molto forte anche sulle vite delle persone, per questo «non abbiamo annullato la tutela del paesaggio, ma l’abbiamo accostata alla tutela dell’ambiente», ha detto Ferrazzi.

«La transizione ecologica è tanto necessaria quanto difficile, perché bisogna tenere insieme la sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica», ha concluso Ferrazzi.

La parola degli studenti

Il tema del sostentamento del settore agricolo e la crisi degli agricoltori riguarda da vicino la vita di alcuni studenti, molti dei quali hanno genitori che fanno questo lavoro.

Giuseppe Pio Iannasso ha raccontato che uno dei problemi principali è il costo di produzione rispetto ai guadagni. L’aumento del costo di gasolio mette in difficoltà gli agricoltori, ma ci sono anche problemi legati al cambiamento climatico: «Quest’estate ha piovuto a giugno e luglio, abbiamo anche rovinato le nostre macchine perché non riuscivamo a entrare nei terreni, si restava impantanati. Da circa 30/40 quintali di grano a ettaro siamo riusciti a farne dai 18 ai 20, ma i costi del grano si sono abbassati e per questo non siamo riusciti a coprire le spese».

Gli agricoltori che stanno protestando a Foggia «chiedono semplicemente un maggior supporto dall’Italia e dall’Europa». O anche, per quanto riguarda il settore dell’allevamento, «di non incentivare l’acquisto di carne sintetica, oppure di farlo ma lasciando al cittadino la possibilità di scegliere se mangiare carne da allevamento locale o anche se diventare vegetariano. Ognuno deve poter fare la propria scelta».

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