Ambiente

Non si placano le proteste degli agricoltori mentre l’Europa avvia il “dialogo strategico”

Migliaia di trattori in tutta Europa bloccano le strade: gli agricoltori chiedono maggiori sussidi e aiuti in un momento di forte crisi del settore. In Francia madre e figlia sono morte in un incidente
Credit: EPA/Guillaume Horcajuelo  

Tempo di lettura 4 min lettura
25 gennaio 2024 Aggiornato alle 08:00

Migliaia di agricoltori in tutta Europa a bordo di trattori, a piedi in corteo o su mezzi agricoli vari nel tentativo di bloccare le strade, stanno continuando a protestare per tasse, politiche ambientali e costi non più sostenibili, a loro dire.

In Francia ci sono stati anche degli incidenti mortali, in Germania code infinite legate al blocco portato avanti dai trattori, ma le proteste si sono verificate anche in Italia, Romania, Lituania e altri Paesi. Proteste che aprono un anno - per l’Europa - in cui a giugno sono previste le elezioni.

I motivi delle manifestazioni variano in parte a seconda dei Paesi ma in generale tutti gli agricoltori coinvolti chiedono maggiori sussidi governativi e riforme ambientali che non vadano a intaccare direttamente i profitti di un mondo, l’agricoltura, che tra crisi del clima e conflitti è oggi in forte difficoltà.

In Italia per esempio dal nord sino alla Calabria ci sono state proteste che vanno contro la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio, la svendita dei terreni. Il 22 gennaio centinaia di agricoltori, a bordo dei trattori, sono scesi in piazza al grido di “Traditi dall’Europa” oppure “L’agricoltura sta morendo” o ancora “Agricoltori e consumatori vittime della guerra dei prezzi”.

In Romania i manifestanti hanno chiesto tasse più basse e sussidi più equi e hanno puntato il dito anche contro il costo, in crescita, delle assicurazioni per i macchinari agricoli. In Germania, a Berlino, gli agricoltori hanno sfilato in corteo insieme agli attivisti ambientali, per chiedere leggi che avvantaggino un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e geneticamente non modificata con giusti sussidi e prezzi equi.

Nel sud della Francia ci sono state proteste di massa molto forti che negli ultimi giorni hanno costretto il governo ad affrontare le questioni degli agricoltori e presto il primo ministro Gabriel Attal incontrerà il presidente della Federazione nazionale dei sindacati degli operatori agricoli (Fnsea) per trovare una mediazione.

Purtroppo una contadina francese e la figlia sono morte dopo che un’auto si è schiantata contro un posto di blocco durante la protesta a sud di Tolosa. L’auto ha colpito dei balloni di paglia che hanno poi falciato le persone che stavano protestando. A morire Alexandra Sonac, 35 anni, che allevava bestiame e coltivava mais in una fattoria nel vicino villaggio di Saint-Felix-de-Tournegat, e successivamente in ospedale è spirata anche la figlia 12enne per le ferite, mentre il marito è in terapia intensiva.

Una enorme tragedia, su cui è stata aperta una indagine, che ha ulteriormente reso tesi i rapporti fra agricoltori e governo.

In Germania invece ci sono state gigantesche manifestazioni che hanno bloccato a più riprese il Paese: fra le richieste degli agricoltori tedeschi quella di non abolire le agevolazioni fiscali sul diesel, ma anche la questione chiave dei redditi agricoli, la competitività e altre tematiche che presto saranno discusse dai ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea a Bruxelles dopo un primo incontro avvenuto ieri.

Gli stessi ministri hanno espresso la necessità di ascoltare le istanze del settore agricolo e oggi si apre la fase del “dialogo strategico”, sotto gli auspici della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, per discutere dell’agricoltura comunitaria con le organizzazioni agricole e il settore agroalimentare. Lo scopo è trovare una quadra che possa tenere insieme le richieste degli agricoltori e le necessità della transizione verde.

Leggi anche
Proteste
di Francesco Carrubba 6 min lettura
Politica
di Francesco Carrubba 3 min lettura