Ambiente

L’Europa viaggia a due ruote verso un futuro più sostenibile

È stata approvata dal Consiglio dell’Ue la dichiarazione sulla mobilità ciclistica, che incoraggia l’uso della bicicletta come soluzione eco-friendly
Credit: Norali Nayna  

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9 aprile 2024 Aggiornato alle 10:00

Un’Europa sempre più a due ruote e un ulteriore passo nella riduzione delle emissioni dei trasporti. Questo è l’obiettivo della dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica, l’iniziativa sulla mobilità sostenibile a due ruote più ambiziosa mai intrapresa dall’Unione europea.

Il piano è stato approvato durante il Consiglio europeo informale dei trasporti e delle Giornate per collegare l’Europa, in programma in questi giorni e focalizzate sulla promozione dei trasporti green, della mobilità ciclistica, e della rete ferroviaria delle città europee. La dichiarazione è stata firmata da Adina Vãlean, Commissaria Ue per i Trasporti, insieme a Karima Delli, presidente della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, e a Georges Gilkinet, vice primo ministro belga. «La bicicletta riduce l’inquinamento, allevia la congestione urbana e promuove stili di vita più sani – ha commentato Adina Vălean, commissaria per i Trasporti-. L’adozione della bicicletta è in linea con la strategia industriale dell’Unione e con i suoi obiettivi».

La dichiarazione rappresenta un impegno politico comune e un valore aggiunto all’economia europea: è stato redatto sulla base di una proposta presentata in Commissione lo scorso ottobre, che risponde alle richieste del Parlamento europeo e degli Stati membri. Ora migliorare la qualità e la quantità delle infrastrutture ciclabili in tutti gli Stati membri e rendere la bicicletta più attraente per il pubblico rappresenteranno una priorità in ambito europeo. Il progetto era già stato anticipato da Frans Timmermans, ex vicepresidente esecutivo della Commissione, che nel marzo 2023 al summit delle industrie ciclistiche europee aveva annunciato il completamento di un ambizioso piano per incentivare l’uso della bici, attraverso finanziamenti a infrastrutture e industria. Tutto ciò ha origine, a sua volta, da una risoluzione approvata dal Parlamento europeo nel febbraio 2023, con l’obiettivo di raddoppiare i chilometri di ciclabili in Europa entro il 2030.

Il testo della dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica si compone di 36 impegni e di 8 principi fondamentali: sviluppo delle politiche ciclistiche, incoraggiamento a una mobilità inclusiva e a prezzi accessibili, realizzazione di più infrastrutture ciclabili, incremento degli investimenti, sostegno ai posti di lavoro green, aumento del turismo ciclistico e miglioramento dei dati a disposizione sulla ciclabilità.

Nel testo viene ribadito che tutte le persone con disabilità o a mobilità ridotta, indipendentemente dall’età e dal genere, dovrebbero avere accesso alla mobilità ciclistica. Oltre a questo, nel prossimo futuro la dichiarazione si impegna a garantire parcheggi sicuri per le bici nelle aree urbane, suburbane e rurali, e a promuovere più stazioni di ricarica per le biciclette elettriche. Importante è poi la volontà di avvicinarsi a un azzeramento del numero di vittime entro il 2050, implementando principi di sicurezza stradale: secondo un report della Commissione europea, nel 2020 sono state 1.881 le morti a due ruote sulla strada.

In generale, implementare l’uso della bicicletta avrebbe grossi benefici sul clima, contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti urbani e all’obiettivo dell’Unione di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, e permettendole così di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, la Federazione dei ciclisti europei ha creato un manifesto per “cambiare marcia” ed esortare ulteriormente i membri del Parlamento a fare del trasporto su due ruote un mezzo democratico, conveniente e sicuro in tutti gli Stati membri.

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