Diritti

Immigrazione, Uk: il piano Ruanda potrebbe costare miliardi di sterline

Secondo le stime dell’Institute for Public Policy Research, il Governo britannico potrebbe spendere fino a 230.000 sterline a migrante in 5 anni. Per elaborare le richieste di asilo nel Regno Unito, invece, ne servono 55.000 in 2 anni
Credit: EPA/TOLGA AKMEN
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
20 marzo 2024 Aggiornato alle 17:00

2 anni fa l’allora primo ministro britannico Boris Johnson propose per la prima volta un piano per scoraggiare le persone ad attraversare illegalmente il Canale della Manica a bordo di piccole imbarcazioni. Quel progetto si trasformò nel piano del Ruanda, che prevedeva che alcuni richiedenti asilo arrivati nel Regno Unito venissero inviati nel piccolo Paese dell’Africa centro-orientale, e che le loro richieste venissero esaminate là. Oggi quel piano è sempre più vicino a diventare legge. Ma una nuova analisi mostra che potrebbe costare al Governo miliardi di sterline.

«A parte le obiezioni etiche, legali e pratiche, il progetto del Ruanda ha un rapporto qualità-prezzo eccezionalmente scarso», ha dichiarato Marley Morris, direttore associato dell’Institute for Public Policy Research e autore del rapporto Costing the Rwanda plan. Secondo lo studio pubblicato il 18 marzo, mentre la Camera dei Comuni respingeva tutti e 10 gli emendamenti apportati dalla Camera dei Lord, il Regno Unito dovrà pagare fino a circa 230.000 sterline per richiedente asilo (circa 269.000 euro) a seconda della durata della permanenza nel Paese africano. Una cifra ben più alta delle circa “55.000 sterline a persona del sistema pre-Ruanda” che il Governo spendeva in due anni per l’accoglienza, si legge nel rapporto.

Il primo ministro Rishi Sunak sta spingendo per l’approvazione di un Ddl che dichiari il Ruanda un Paese “sicuro” per i richiedenti asilo, dopo che la Corte Suprema ha respinto il piano dichiarandolo “illegittimo” nel novembre del 2023.

Se il piano quinquennale avrà successo, il suo costo finale dipenderà dal numero di persone che verranno trasferite in Ruanda e dalla durata del loro soggiorno nel Paese. Sulla base dei dati del ministero dell’Interno, il gruppo ha stimato che circa 20.000 persone sono arrivate irregolarmente tra luglio e dicembre 2023. “Se e quando la legge sull’immigrazione illegale sarà pienamente attuata - spiega l’Ippr - il ministro dell’Interno sarà obbligato ad allontanare tutte le persone arrivate irregolarmente dopo il 20 luglio 2023”, quando è stata approvata la legislazione che vieta loro di fare richiesta d’asilo.

I pagamenti totali al Ruanda “per l’eliminazione di questo gruppo di persone potrebbero variare tra 1,1 e 3,9 miliardi di sterline”, si legge nel rapporto. Se lasciassero il Paese immediatamente, i pagamenti ammonterebbero a 1,1 miliardi di sterline. E se il 90% dei migranti rimanessero in Ruanda per un periodo di 5 anni, “in linea con le ipotesi di lavoro del Ministero dell’Interno”, i pagamenti potrebbero raggiungere quota 3,9 miliardi di sterline. E “anche se tutte le persone trasferite in Ruanda dovessero partire immediatamente (scenario con tasso di partenza del 100%), i pagamenti totali al Ruanda ammonterebbero comunque a oltre 1 miliardo di sterline”, sottolinea il think tank.

Il Governo del Regno Unito ha già accettato di pagare a Kigali fino a 490 milioni di sterline in anticipo, altre 20.000 sterline per persona trasferita e 80 milioni di sterline per i costi di attivazione. Inoltre, scrive il Financial Times che ha visionato il rapporto, per coprire le procedure di asilo bisognerà spendere fino a 150 sterline a persona e circa 10.000 sterline per facilitare la partenza di chiunque lasci il Ruanda.

Perché il piano sia ​​economicamente vantaggioso, spiega l’Ippr, “dovrà mostrare un forte effetto deterrente - e ci sono poche o nessuna prova che sia così”. Il Governo guidato dal primo ministro Sunak ha sempre sostenuto che il piano spingerà i potenziali richiedenti asilo a non attraversare più la Manica per raggiungere illegalmente le coste del Regno Unito. “Il programma probabilmente costerà miliardi per allontanare le persone che sono già qui, presupponendo che il governo non cambi la data a partire dalla quale si applica il ‘dovere di allontanamento’”, continua il rapporto.

Le stime dell’Institute for Public Policy Research si basano sui dati del ministero dell’Interno e su un rapporto pubblicato il primo marzo dal National Audit Office, l’organismo indipendente di vigilanza della spesa pubblica del Regno Unito, secondo cui il Paese pagherà almeno 370 milioni di sterline al Ruanda per via della partnership stabilita. Per ogni persona inviata, poi, il Governo potrebbe pagare fino a 150.000 sterline in un periodo di 5 anni. «L’unico vincitore di questo piano - ha dichiarato Morris dell’Ippr - sembra essere lo stesso Governo ruandese, che ha assicurato centinaia di milioni senza fare nulla».

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