Culture

3 podcast imperdibili sul benessere mentale

I giovani, ma non solo, sono sempre più alle prese con difficoltà emotive e problematiche legate alla salute mentale. Per affrontarle è necessario conoscerle, ascoltando anche le parole di chi prova a codificarle
Credit: Mai Anh
Tempo di lettura 6 min lettura
24 marzo 2024 Aggiornato alle 13:00
  • Indice dei contenuti
  • TV Therapy, Alessia Romanazzi e Giorgia Romanazzi, Vois Network
  • Il Podcast del disagio, Valentina Tridente, Gli ascoltabili
  • Generazione AnZia, Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, Sky Tg24

«Come stai?» Quante volte al giorno formuliamo questa domanda? Tantissime. E quante ascoltiamo davvero la risposta di chi ci sta di fronte? Forse troppo poche. Ma perché? Come siamo arrivati a questo punto?

Viviamo ormai in una realtà nella quale apparire sembra meglio di essere, e dove è necessario essere reperibili e operativi 6 giorni su 7 per 12 ore al giorno. Meglio ancora se 7 su 7 e h24. Dove sbagliare non è concesso e qualsiasi tipo di errore è condannato. Siamo tutti sostituibili e intercambiabili. Non c’è tempo per noi stessi. Non c’è tempo per gli altri. Non c’è tempo per fermarsi o staccare il cervello. Tutto deve essere fatto subito e anche bene. Anzi in modo impeccabile. E chi non riesce a stare al passo, viene lasciato indietro.

C’è chi la chiama società delle performance, senza capire che di performante c’è ben poco. Questo è il mondo nel quali la Generazione Z sta crescendo, dove i nostri figli dovranno trovare la proèria dimensione e i Millennials stanno cercando di sopravvivere, abituati a una quotidianità che non esiste più. E, allora, di fronte a uno scenario simile, non sorprende che mai come negli ultimi anni si registri un aumento delle frustrazioni e delle problematiche relative alla salute mentale, fra i giovani, ma non solo. Non è così sbalorditivo che una persona su due soffra di ansia, attacchi di panico e depressione.

Fortunatamente c’è una grande fetta della popolazione che sta lottando per far emergere tali problematiche e soprattutto trovare soluzioni. Per normalizzare la necessità di fermarsi e prendersi cura di sé e degli altri. Come? Per prima cosa parlandone, per far capire che quel «Come stai» non va solo chiesto, ma anche compreso; che non è giusto sentirsi in dovere di rispondere inevitabilmente «bene», ogni volta. E, soprattutto, che chiedere un supporto è la decisione migliore che si possa prendere.

Riprendiamoci il nostro tempo: iniziamo dall’ascolto, anche di podcast a tema.

TV Therapy, Alessia Romanazzi e Giorgia Romanazzi, Vois Network

Il sabato sera, prima di uscire, fatevi un regalo: aprite la vostra piattaforma di audio preferita e ascoltate una puntata di questo podcast, tanto interessante quanto socialmente utile. Alessia e Giorgia Romanazzi hanno trovato il modo di parlare di salute mentale, emozioni, malattie psicologiche e relazionali utilizzando uno strumento in grado di arrivare alle persone di tutte le età: le serie tv.

Da quelle che hanno fatto la storia come Friends, scelte per capire come talvolta l’umorismo possa essere un meccanismo di difesa; fino alle più contemporanee quali Mercoledì, Skam e Mare Fuori, utili per affrontare i concetti di tristezza e odio, ma anche i problemi alimentari e quelli familiari.

Con genialità ed estrema semplicità di linguaggio e naturalezza, raccolgono i titoli più amati entrati nelle case di tutti e toccano le corde delle emozioni, per arrivare ai sentimenti, offrendo a chi ascolta la possibilità di conoscersi e di non sentirsi soli.

Il Podcast del disagio, Valentina Tridente, Gli ascoltabili

E se i Millennials avessero ancora qualcosa da dire? Si parla sempre di Generazione Z, dei giovanissimi, come è giusto che sia. Sono il futuro e per questo meritano attenzione. Ma, in tutto questo, le persone nate tra 1980 e il 1994 che fine hanno fatto? Coloro cresciuti a suon di squilli e sms pensando di aver compreso un mondo che oggi non esiste più. Gli stessi che si ritrovano a competere con chi è in grado di stare connesso h24 a uno smartphone e sta ancora cercando il proprio posto nella società, mentre questa cambia alla velocità della luce.

Essere parte della cosiddetta Generazione Y (o Millenials) significa ricordare gli insegnamenti dei nonni fatti di calma e pazienza, di valori dimenticati e giochi in cortile dopo la scuola. Tenerli a mente e riuscire a destreggiarsi in quella che oggi è una realtà caratterizzata da velocità e mutamento continuo.

Valentina Tridente in Podcast del disagio si rivolge a loro, ma anche a tutte le persone che vogliono capire l’altro. Una volta a settimana, attraverso la sua voce e quella degli ospiti, affronta tematiche eterogenee in modo irriverente, simpatico e soprattutto realistico: dal disagio delle relazioni tossiche, a quello dei finti attivisti; dalla frustrazione di essere incastrati in un lavoro che non piace, alla musica e ai viaggi. Esplorando le sfumature del significato Millennials arriva alla conclusione che una conclusione non c’è, o che forse è proprio davanti ai nostri occhi, chissà.

Generazione AnZia, Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, Sky Tg24

Questo podcast è un’importante riflessione sulla crescente necessità di ritrovare il benessere mentale, in particolare tra i giovani. I dati dell’Unicef sono allarmanti e non si possono più ignorare: un ragazzo su 5 in Europa, tra i 15 e i 19 anni, sperimenta problemi di salute mentale.

L’adolescenza è un’età difficile per definizione. È il momento della vita in cui si comincia a scoprire chi siamo, cosa ci piace e a vedere l’altro non più solo come un amico o un’amica. È il tempo delle delusioni, delle amicizie tradite, degli amori finiti o mai iniziati, delle lotte interiori e dei conflitti con i genitori. Così è da sempre ma oggi a tutto ciò si aggiungono le aspettative sociali, l’interconnessione e le sentenze emanate sui social. In questo contesto, la Generazione Z emerge come maggiormente vulnerabile, soprattutto dopo la pandemia.

Generazione AnZia, prodotto da Sky Tg24, si propone come strumento per discutere apertamente tale tematica attraverso le testimonianze di quattro giovani seguiti dal Centro Giovani Ponti degli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano. Attraverso il racconto dei loro percorsi terapeutici, il podcast offre uno sguardo intimo e autentico sulla lotta contro l’ansia e le sue conseguenze. Curato da Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, è un’opportunità fondamentale per i ragazzi, le ragazze e i propri genitori per sensibilizzare e incoraggiare il prendersi cura della propria salute e normalizzare l’accesso alla terapia. Perché l’unica soluzione per affrontare qualsiasi situazione è parlarne, e bisogna farlo adesso.

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