Diritti

Guerra Ucraina, due anni dopo: «L’impatto si farà sentire per generazioni»

Volker Türk, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato che il conflitto «continua a causare gravi e diffuse violazioni dei diritti umani». I morti dal 24 febbraio 2022 sono 10.582, di cui 587 bambini
Credit: President Of Ukraine/APA Images via ZUMA Press Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
23 febbraio 2024 Aggiornato alle 20:00

«L’attacco armato su vasta scala della Russia contro l’Ucraina, che sta per entrare nel suo terzo anno senza alcuna fine in vista, continua a causare gravi e diffuse violazioni dei diritti umani, distruggendo vite umane e mezzi di sussistenza». Le parole di Volker Türk, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, arrivano alla vigilia dell’anniversario dell‘invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avviata il 24 febbraio 2022. L’impatto a lungo termine di questa guerra, ha dichiarato Türk, «si farà sentire per generazioni».

Secondo il rapporto dell’Ohchr, l’Ufficio del Alto Commissario per i Diritti Umani, la violenza legata al conflitto in Ucraina ha ucciso almeno 10.582 civili e ne ha feriti 19.875 (30.457 vittime civili totali). Questo numero include 587 bambini uccisi e 1.298 feriti (1.885 bambini vittime). Tra gli adulti, gli uomini sono stati colpiti in modo sproporzionato, rappresentando il 60% delle vittime. Il numero di morti civili è stato particolarmente elevato nei primi mesi dopo l’attacco armato, con migliaia di cittadini uccisi e feriti al mese. Pur diminuendo gradualmente nel corso del 2022 e del 2023, il numero è rimasto elevato, con una media di 163 civili uccisi e 547 feriti al mese lo scorso anno. Ma è probabile che i numeri reali siano significativamente più alti.

In termini di cause di morte o di ferite, la stragrande maggioranza delle vittime civili (91%) è stata causata da armi esplosive con effetti ad ampio raggio. Mine e residuati bellici esplosivi hanno rappresentato il 3,7%, mentre altre armi e incidenti sono la parte restante. La maggior parte delle vittime di armi esplosive con effetti ad ampio raggio si è verificata vicino alla linea del fronte (78%): tra loro c’è una percentuale sproporzionatamente alta di over 60 (36%), sebbene rappresentino il 25% della popolazione.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato che più di 14 milioni di ucraini sono stati costretti a fuggire dalle loro case nei due anni successivi all’invasione russa: secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) quasi 6,5 milioni di persone vivono fuori dall’Ucraina come rifugiati in 11 Paesi dell’Europa orientale, più di 4,5 milioni sono tornati a casa e circa 3,7 milioni sono ancora sfollati all’interno del Paese.

La Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) ha registrato che nei due anni di conflitto gli attacchi con armi esplosive hanno danneggiato o distrutto centinaia di strutture educative e mediche: in particolare, 1.072 strutture scolastiche (236 distrutte e 836 danneggiate) e 465 strutture mediche (59 distrutte e 406 danneggiate). Secondo l’Hrmmu, a partire dal 10 ottobre 2022, missili e munizioni vaganti russe hanno danneggiato e distrutto infrastrutture energetiche in tutto il Paese, causando notevoli disagi alla popolazione civile a causa dell’interruzione dell’elettricità e del servizio di riscaldamento. Dall’11 luglio 2023, decine di attacchi hanno danneggiato o distrutto strutture legate alla produzione e all’esportazione di grano nel territorio sotto il controllo dell’Ucraina, tra cui strutture portuali, silos di grano e veicoli per il trasporto del grano.

Negli ultimi due anni l’Ohchr ha documentatola diffusione di torture, maltrattamenti e detenzione arbitraria di civili da parte delle forze armate russe. Nei territori occupati sono state documentate anche esecuzioni sommarie, sparizioni forzate e repressione del diritto alla libertà di espressione e di riunione”. Le interviste dell’Hrmmu a oltre 550 ex prigionieri di guerra e detenuti civili ucraini hanno rivelato gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale da parte delle forze armate russe, comprese esecuzioni sommarie e torture diffuse.

Gli attacchi dell’esercito russo, tuttavia, non esentano «le forze ucraine dai propri obblighi di rispettare il diritto internazionale sui diritti umani e il diritto umanitario internazionale», ha dichiarato il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite. Dal 24 febbraio 2022 sono state documentate anche violazioni commesse dalle forze militari e di sicurezza ucraine, “sebbene si tratti di una frazione della portata di quelle perpetrate dalle forze russe”, sottolinea l’Ohchr.

Türk ha chiesto che tutte le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario siano indagate in modo approfondito e indipendente e che siano garantite responsabilità e risarcimenti alle vittime, ribadendo il suo appello alla Federazione Russa affinché cessi immediatamente il fuoco contro l’Ucraina.

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