Culture

Facebook: 3 libri sul social che ha cambiato il mondo

Il racconto del lavoro problematico dei moderatori dei social network. Un’inchiesta su come Facebook sia diventato un luogo pieno d’odio e disinformazione. Un romanzo sulle possibilità di rinascita date dalla connessione virtuale con gli altri

Il 4 febbraio 2004 il sito thefacebook.com veniva aperto al pubblico. C’è un prima e un dopo quel giorno di 20 anni fa.

Anche se ci sarebbe voluto un anno prima che diventasse Facebook e ancora di più perché raggiungesse il grande pubblico, infatti, la creatura di Mark Zuckerberg stava per cambiare il mondo in modi inimmaginabili.

Oggi, Facebook - a cui sotto il cappello della società Meta si sono uniti gli altri due colossi social Instagram e Whatsapp - ha raggiunto i 3 miliardi di utenti attivi, confermandosi la piattaforma più usata al mondo. Il 40% della popolazione mondiale è iscritto. Da anni viene dato per morto, ma forse è troppo presto per suonare le campane a lutto.

Ancora, Facebook è capace di catturarci e monetizzare i nostri interessi, connetterci con il mondo e trasformare i nostri dati in merce, aprirci possibilità sconosciute e farci credere a cose che non esistono. Per ricordarci le sue potenzialità e i suoi pericoli (e forse soprattutto i secondi), oggi ti suggeriamo 3 libri sul social network che ha cambiato la storia.

Questo post è stato rimosso, Hanna Boervoets, Mondadori, 108 p., 17,50€

Spesso si parla del “lato oscuro dei social”, ma quando lo facciamo dimentichiamo chi quel lato oscuro, quell’abisso, deve guardarlo ogni giorno. Sono i moderatori, che quotidianamente visualizzano, valutano e decidono se eliminare l’orrore che viene pubblicato. Centinaia, migliaia, milioni di contenuti: odio, violenza, fake news, un intero campionario del peggio dell’umanità.

Quello che non realizziamo è che davanti agli schermi a moderare quei contenuti ci sono vite che rimangono inevitabilmente compromesse, contaminate da ciò che devono vedere. Sono spesso persone che lavorano in aziende a cui i social subappaltano la moderazione, con pochissime tutele rispetto all’enorme problematicità delle attività che svolgono, pause pranzo di 30 minuti per 30.000 dollari all’anno (per chi lavora negli Usa, fuori gli stipendi sono più bassi).

Questo libro parla di loro, di Kayleigh e dei suoi colleghi, che crollano l’uno dopo l’altro mentre le loro esistenze deragliano in maniera allarmante.

Facebook. L’inchiesta finale, Sheera Frenkel e Cecilia Kang, Einaudi, 376 pp., 19€

1000 ore di interviste a più di 400 persone. Grazie a un enorme lavoro di indagine le giornaliste del New York Times Sheera Frenkel e Cecilia Kang fanno luce su “le decisioni, i meccanismi e i protagonisti che hanno trasformato il social network più famoso al mondo in un monopolio pericolosissimo per la nostra privacy e la stessa democrazia”.

Frenkel e Kang erano già tra le autrici di Delay, Deny and Deflect: How Facebook’s Leaders Fought Through Crisis, l’inchiesta del 2018 la cui tesi era che il founder e Ceo Mark Zuckerberg e il chief operating officer Sheryl Sandberg si sarebbero concentrati solo sulla crescita della piattaforma, ignorando i segnali d’allarme - dalle interferenze russe alla condivisione di dati, esplosa nello scandalo di Cambridge Analytica - per poi cercare di nasconderli.

L’obiettivo di questo libro e delle tantissime ricerche che lo hanno reso possibile, è ancora più ampio, ovvero dimostrare quello che in fondo sappiamo già ma non riusciamo a vedere per intero: quanto Facebook sia diventato non solo una macchina capace di sfruttare miliardi di dati sensibili con rischi enormi per la privacy ma anche un’enorme strumento di “disinformazione, odio e propaganda politica”, portando il lettore dentro gli uffici di Menlo Park per svelare cosa accade davvero al loro interno.

Facebook in the rain, di Paola Mastrocola, Guanda, 123 pp., 10€

Per molte persone Facebook è stato, ed è ancora, una finestra sul mondo. Capace di connettere persone lontanissime e vicini di casa, vecchi compagni di scuola mai più visti e nuovi possibili amori, tutti collegati in un’unica grande rete che espande all’infinito le possibilità della vita quotidiana.

Come Evandra, che dopo la morte del marito vive le giornate per incontrarlo al cimitero e nei giorni di pioggia sente di non avere uno scopo nella vita. Finché grazie al suggerimento di un’amica le si spalancano le porte dell’enorme social blu, che la trasporta in un mondo caleidoscopico di incontri, scoperte e nuovi inizi. Un mondo così vitale capace di farle dimenticare la solitudine e, insieme che, intorno a lei c’è ancora una realtà analogica. E una vita da riempire, non solo popolando uno schermo.

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